È da ieri disponibile sulla piattaforma Netflix la terza stagione di Outer Banks, il teen drama d’avventura che nelle precedenti stagioni ha conquisto il pubblico. Questo è il commento.
I sei giovani Pogues John B, Sarah, Kiara, Pope, J.J. e Cleo sono saltati giù da una nave mercantile per sfuggire dalle grinfie di Ward, il padre di Sarah che, accecato dall’oro e dal potere, si è scagliato contro la sua stessa figlia. Saltati giù, i giovani si ritrovano su un isola deserta che ribattezzano “Poguelandia”, qui vivono per un po’ spensierati e liberi. Le cose presto cambiano: dopo esser stati recuperati da un piccolo aereo, di fatto, il loro destino si complica. Scappare e proteggersi da vecchi e nuovi nemici è il loro nuovo status quo. Ma hanno anche l’opportunità di trovare nuovi alleati, altri creduti morti come Big John, e nuovi tesori come quello perduto e mitologico di El Dorado.
IL COMMENTO
Nel corso dei nuovi episodi di Outer Banks, il tesoro di El Dorado emerge dai vecchi miti – e dalle impolverate mappe – proiettando lo spettatore in una storia familiare tramandata di padre in figlio, e sempre mal interpretata. In questa nuova stagione trovano spazio relazioni amorose, ma anche familiari – quelle complesse e intricate – che portano i protagonisti a riflettere, ma soprattutto ad operare delle scelte che non sempre sono facili e prese a cuor leggero.
I giovani Pogues si trovano pertanto a dover decifrare, non solo gli enigmi per trovare il tesoro, ma anche quelli tipici della loro età. Coppie si formano, si separano e si riuniscono: Sarah e John B entrano in crisi e faticano a ritrovare un equilibrio emotivo; la ship preannunciata nella seconda stagione tra J.J. e Kiara, trova nei nuovi episodi ampio spazio, la loro di fatto non è certo una relazione semplice e la felicità tarda ad arrivare sorprendendo talvolta le corde emozionali dello spettatore; mentre Pope e Cleo trovano finalmente la loro strada.
Dal punto di vista narrativo, la scelta di portare alla luce certe sottotrame, talvolta di divisione, lascia nello spettatore un certo senso di incompletezza, anche perchè i sentimenti di unione ed amicizia nei Pogues hanno in un certo senso caratterizzato il successo di Outer Banks nelle due precedenti stagioni. L’introduzione del nuovo cattivo, inoltre, non rappresenta alcun peso specifico a livello narrativo, poiché sin dalla sua presentazione questi non acquista lo spessore tipico della figura da villain e, talvolta quasi ci si dimentica quasi da chi i Pogues stanno scappando.
Nonostante queste piccole incrinature, la serie si lascia guardare piacevolmente. Coinvolge lo spettatore anche grazie ad un cast ispirato, dove ogni attore interpreta il proprio ruolo con intensità e trasporto emotivo, ma anche attraverso una fotografia incastrata in modo preciso nella narrazione, che passa dai toni caldi e seppiati della seconda, a quelli chiari e luminosi degli episodi della terza.
IN CONCLUSIONE
La terza stagione di Outer Banks è un prodotto che da guardare, anche in prospettiva dei nuovi spunti narrativi che verranno anticipati nella quarta, già annunciata.
Outer Banks (Terza Stagione)
Data di creazione: 2023-02-24 18:53
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