Recensione pino daniEle documeNtario

Pino Daniele – Il tempo resterà, di Giorgio Verdelli: l’emozionante viaggio nei suoni del blues napoletano

Sono passati 2 anni da quando il musicista Pino Daniele ci ha lasciato ma il suo ricordo é ancora vivo e il 19 marzo (Pino avrebbe compiuto 62 anni) sarà presentato in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli il film evento “Pino Daniele-Il tempo resterà” del regista-amico Giorgio Verdelli.

Un film voluto, richiesto in diverse occasioni e realizzato grazie al contributo della famiglia, in particolar modo dei cinque figli (Alessandro, Cristina, Sara, Sofia e Francesco) che ha partecipato insieme a Verdelli alla selezione dei filmati di repertorio inseriti all’interno del film.

Un viaggio emozionale ripercorrendo le note di un grande musicista che ha sdoganato la lingua napoletana facendola viaggiare oltre oceano, tra le esibizioni live degli anni 70, conosciamo un ragazzo dalla folta capigliatura fissato con la musica blues e con la smania di volerla condividere. Le parole dei colleghi-amici ci presentano un uomo umile  che sgomitava per poter dare al suo compagno di set, così lo introducono un emozionato Jovanotti che con Pino ed Eros Ramazzotti ha condiviso una tourné; Enzo De Caro ci conduce per le strade di Napoli che trasudano della sua musica, considerando il suo sound uno spartiacque, l’apice di un “Rinascimento napoletano” e tra quelle vie dove incontriamo i suoi musicisti, la sua famiglia sul palco, quella con cui ha condiviso i primi grandi successi.

“Per me c’è un a.P. e c’è un d.P., avanti Pino e dopo Pino. Perché dopo che lui aveva detto alcune cose in una certa maniera non si poteva più tornare indietro”
Enzo De Caro

Diede voce non solo ad una generazione, ad un’intera città in tutte le sue sfaccettature mostrandone non solo il dolore ma anche il suo lato festoso ed unico, che gli fu ripagato con la presenza di più 200 mila in piazza del Plebiscito nel 1981.

Giorgio Verdelli, già autore Rai del programma “Unici”, sceglie di far narrare l’unicità di Pino Daniele ad una voce non napoletana, proprio per sottolineare lo sconfinamento delle sue note oltre la Città, e sceglie l’attore romano Claudio Amendola, grande fan-tifoso dell’artista.

Non é una gara a chi ha il ricordo più toccante ma é un viaggio catartico per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona e ha condiviso la sua drammaticità poetica tramutata in musica, rompendo gli schemi in un tempo in cui la musica italiana era omologata.

“Pino era intelligentissimo. Valorizzava le nostre capacità di musicisti mostrandoci ed elevandoci agli occhi degli altri.”
Tullio De Piscopo

Non a caso l’inserimento dei live di Pescara (1980) e Novi Ligure (1981) con la band storica composta da Tullio De Piscopo, James Senese, Tony Esposito, Joe Amoruso, una formazione che non era rock ma agiva come una rockband; non mancano vere rarità come una ripresa realizzata nella casa romana dell’attore Massimo Troisi mentre Pino gli sottoponeva alcune composizioni che lo avrebbero condotto alla realizzazione di “Quando” (colonna sonora del film “Pensavo fosse amore invece era un calesse”).

Sono tantissimi gli artisti con cui Pino Daniele ha collaborato nel corso della sua carriera, tra questi impossibile non menzionare Eric Clapton che lo volle al Crossroads Guitar Festival insieme ad altri imponenti musicisti di fama internazionale, lui…l’unico a rappresentare l’Italia.

Inevitabilmente si giunge alle toccanti immagini dell’ultimo saluto a Pino Daniele nelle cerimonie tenutesi a Roma e a Napoli, ma l’atmosfera malinconica viene subito spazzata via dalle sue note di “Je so’ pazzo”.

Il nostro parere: 9+

Non si troveranno cenni biografici stretti perché il file rouge del lavoro di Giorgio Verdelli é la musica di Pino Daniele. “Pino Daniele – Il tempo resterà” fa piangere ed emoziona i musicisti che hanno suonato con lui e ridà ai suoi fans un ritratto sincero di un grande artista che conviveva col suo lato drammaticamente puro e poetico.

Vi consigliamo vivamente di recarvi al cinema il 20-21-22 marzo 2017 per assistere a questo film evento unico, realizzato da Sudovest Produzioni in collaborazione con Rai Cinema e distribuito da Nexo Digital.


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