Nei giorni scorsi Netflix ha lanciato sul proprio catalogo Super Drags, la serie tv vietata ai minori di 14 anni in cui tre ragazzi gay conducono una doppia vita facendo le drag queen impegnate a salvare la comunità Lgbtq brasiliana da malvagi nemici.
Nel Brasile di Jair Bolsonaro, dopo la presa di posizione della società brasiliana di Pediatria, che ritiene la serie dannosa per i più giovani, Netflix ha applicato il divieto di visione per gli under 16, che in Italia è diventato per gli under 14.
La serie, oltre che in Brasile, è diventata oggetto di molte polemiche anche in Italia dove sul sito CitizenGo ha già raccolto, attraverso una petizione online, già 46.798 adesioni per chiedere a Netflix di fermare “l’assalto alla vita e alla famiglia”.
Il deputato federale Alan Rick ha pubblicato su Facebook parole non carine nei confronti del serie:
“Stiamo assistendo a un altro attacco ai nostri bambini […] l’animazione è ripiena di parolacce e battute d’impronta sessuale. La legge brasiliana stabilisce che è compito della famiglia la formazione morale di bambini e adolescenti […] Tale formazione ha riflessi immediati sul comportamento di bambini e adolescenti. Per questo motivo la psicologia e le leggi riconoscono la necessità di rispettare la fragilità psicologica dei bambini, motivo per cui la costituzione determina la classificazione indicativa del programma televisivo e radio […] ogni pubblicazione rivolta al pubblico infanto-giovanile rispetti i valori etici della persona e della famiglia. Ciò che stiamo vivendo è un tentativo sordidi di influenzare sessualmente i nostri bambini”.
La nota di condanna ufficiale della serie è stata inviata a nome del fronte parlamentare in difesa della vita e della famiglia (di cui Rick è vicepresidente), ed è stato chiesto al ministero della giustizia di intervenire sulla classificazione indicativa dell’animazione.
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.