Parliamo di Power of Rome, il nuovo docufilm dedicato alla città eterna in arrivo al cinema nei giorni 19, 20 e 21 aprile.
“Roma fa rima con immortalità, ma anche con arte, potere, storia.”
Chiunque abbia visitato la città eterna saprà bene che il fascino magnetico della capitale resta impresso negli occhi e nella memoria. Camminare per le strade di Roma significa passeggiare attraverso i secoli. Dalla sua fondazione, il 21 aprile del 753 a.C., a oggi la capitale d’Italia è stata sfondo perfetto per produzioni internazionali e non, è stata oggetto di approfondimento in numerosi documentari, meta di scolaresche e turisti provenienti da ogni parte del globo e soprattutto fonte di inesauribile meraviglia.
Rendere sul grande schermo Roma, perciò, non è un’operazione nuova e proprio per questo risulta complicato approcciarsi a essa con occhi scevri da qualsiasi influenza e taglio originale. Riesce a farlo Giovanni Troilo (sono suoi i documentari Le Ninfee di Monet e Frida, Viva la Vida, prodotti da Nexo-Digital e B/Arts) che dirige il nuovo docufilm Power of Rome realizzato con la consulenza dello storico Claudio Strinati, soprintendente del Polo museale romano fino al 2009.
Come suggerisce il titolo (Power of Rome), il fulcro della pellicola è il Potere ‒ inteso come potere politico, militare, culturale ‒ e in che modo esso abbia plasmato la storia di una città che «rinasce mille volte», più forte di prima. Ad accompagnare lo spettatore ci penserà Edoardo Leo, romano di nascita e legato indissolubilmente alla sua città (forse anche perché nato il giorno della sua fondazione), che fugge dal set di un fantomatico film in cui interpreta un troppo giovane Giulio Cesare, nel momento clou, quello della coltellata di Bruto.
Quel gesto ‒ in questo frangente mancato ‒ fa nascere in Leo diversi interrogativi: quanto sarebbe diversa Roma se Cesare non si fosse lasciato uccidere? E in cosa sarebbe diverso il mondo come lo conosciamo oggi se Cesare non fosse stato assassinato? Per trovare una risposta è necessario tornare sui passi degli uomini che hanno contribuito a renderla un punto di riferimento per centinaia di anni: da Romolo ad Augusto, da Adriano a Nerone fino a Costantino e Marco Aurelio.
Immancabili sono le peregrinazioni nei luoghi simbolo della capitale: la Domus Aurea, il Pantheon, Villa Adriana, il Vaticano ma anche il Colosseo, nel quale, svela Leo in un’intervista, prima di girare il documentario non era mai riuscito a entrare.
Tra giri in scooter con l’attrice Giorgia Spinelli, supplì, litigate nel traffico disordinato e musica intensa, Power of Rome restituisce una Roma moderna, caotica, piena di difetti sì, ma che si possono tranquillamente soverchiare in nome della bellezza che disvela a chi la ammira con occhi inquisitori, sempre alla ricerca di «qualcosa di nuovo». E nelle scene finali con il Colosseo visto dall’alto, innevato, immobile, quieto, capiamo il privilegio di essere qui, ora, semplici spettatori del fascino senza tempo della Roma Caput mundi.
Power of Rome è una produzione Italian International Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky. Sarà al cinema ‒ in alcune sale selezionate ‒ il 19, 20 e 21 aprile e verrà successivamente trasmesso su Sky.
Power of Rome
Regista: Giovanni Troilo
Data di creazione: 2022-04-14 19:45
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