Project Gemini: recensione dello sci-fi made in Russia
Abbiamo visto Project Gemini (qui il trailer), il thriller sci-fi a forti tinte horror made in Russia già disponibile in Blu-Ray anche per il mercato italiano. Questa la recensione.
Project Gemini (Звёздный разум), uscito nei cinema russi il 6 gennaio scorso, è stato diretto da Serik Beyseu su una sceneggiatura scritta a quattro mani da Natalia Lebedeva e Dmitrij Zigalov. Nel cast Egor Koreshkov nei panni del protagonista, inoltre spazio per Dmitry Frid ,Nikita Dyuvbanov, Lisa Martinez, Kostya Samoukov, Petr Romanov e Viktor Potapeshkin.
La trama è ambientata in un futuro distopico dove un virus ha causato la distruzione di quasi tutta la flora terrestre. Il destino dell’umanità è pertanto legato alla terraformazione di un pianeta simile alla nostra Terra individuato in Tess. Purtroppo qualcosa va storto è la spedizione inviata su questo possibile nuovo mondo approda invece in una parte sconosciuta della galassia dove, comunque, esiste un pianeta le cui condizioni per la sua terraformazione appaiono migliori di quelle riscontrate in Tess.
REGIA E SCENEGGIATURA
Un po’ di “Prometheus”, un pizzico di “Event Horizon”, una spruzzatina di “Interstellar”, questi sono alcuni degli ingredienti di questo cocktail fantascientifico russo dal titolo Project Gemini. Non mancano inoltre diverse influenze dai gloriosi fanta horror italiani di Mario Bava e Antonio Margheriti, quest’ultimo noto anche con lo pseudonimo di Anthony M. Dawson.
Project Gemini comunque funziona nell’intrattenere, anche se non mancano sbavature e incongruenze nella sceneggiatura. Alcune scene infatti scorrono con una velocità eccessiva oppure, in altri momenti, si salta da una cosa all’altra senza una logica ben precisa, creando così confusione, con la conseguenza di non raggiungere, in maniera efficace, l’effetto probabilmente voluto dalla regia.
L’idea di base è certamente interessante e piena di potenzialità, purtroppo l’esecuzione, la struttura drammatica e i dialoghi risultano deboli, inoltre il ritmo non è coerente e i personaggi non vengono caratterizzati sufficientemente. Buone comunque le scene ricche di azione in cui viene coinvolta la creatura aliena che, a dire il vero, ricorda il più famoso essere xenomorfo visto nel primo film della saga “Alien“.
RECITAZIONE
Buone generalmente le prestazioni attoriali dei vari personaggi, anche se a tratti la recitazione assume un aspetto eccessivamente melodrammatico, perdendosi a volte in dialoghi lenti e pesanti.
ASPETTO TECNICO
La gestazione di Project Gemini è stata un pò travagliata dato che gran parte della pellicola è stata girata nel 2016 direttamente in lingua inglese, per poi essere tradotta in russo e terminata nell’arco del 2021 di nuovo in lingua inglese. Le riprese sono state fatte a Mosca e in diverse zone della Russia e del Kazakistan, il budget utilizzato si aggira intorno ai 6,5 milioni di dollari, cifra questa nettamente inferiore alle pellicole di fantascienza USA, ciononostante l’aspetto visivo è assolutamente appagante ed il CGI è stato usato in maniera sapiente. La rappresentazione del mondo alieno è affascinante e le riprese in esterno risultano eccellenti. L’illuminazione, la scenografia e l’estetica creano un’atmosfera incredibile all’interno del film, il tutto incorniciato da un buon lavoro sonoro di Konstantin Poznekov che si adatta perfettamente alla narrazione.
CONCLUSIONE
Il film nel complesso è godibile, anche se è facile trovare diversi buchi di sceneggiatura, tuttavia Project Gemini riesce ad interessare il pubblico attraverso una storia dalle notevoli potenzialità, anche se non ben espresse. Consigliato a chi non ha grandi pretese in “Hard Sci-Fi”.
Project Gemini
Regista: Serik Beyseu
Data di creazione: 2022-09-04 19:40
2.5
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