Quando gli Angeli Dormono è il nuovo crime movie della piattaforma Netflix. Con la regia di Gonzalo Bendala e gli attori Julián Villagrán, Ester Esposito e Asia Ortega. Questa è la nostra recensione.
Il film ruota attorno a due personaggi: un uomo d’affari troppo impegnato nella sua carriera, da trascorre la maggior parte del tempo fuori casa, dimenticandosi di festeggiare il compleanno di sua figlia, e una giovane adolescente pronta a fare nuove esperienze, anche se in cattiva compagnia. Entrambi sono in viaggio verso ciò che è veramente importante nella vita e in fuga da ciò che è sbagliato. A causa di un incidente le loro vite si incrociano una sera a notte fonda e il loro incontro prenderà una svolta negativa.
RECENSIONE
Quando gli Angeli Dormono è un film spagnolo che si incastra con difficoltà nel genere thriller, dato che tutte le caratteristiche che dovrebbero renderlo tale sono minime se non esistenti. La filmografia spagnola non è nuova a questo genere cinematografico, e vari sono i film ben riusciti. Tra questi citiamo Contrattempo del 2016 o Il Guardiano Invisibile del 2017… ma nel caso di Quando gli Angeli Dormono manca la suspense, la trama è troppo semplice e scontata, e la qualità del mistero e dell’indagine è completamente assente.
Gli attori protagonisti di questo film anemico sono Julián Villagrán, già vincitore di un premio Goya come attore non protagonista, la cui interpretazione del padre assente e del brav’uomo è ben riuscita; Asia Ortega, al suo primo debutto nel cinema spagnolo, e la collega classe 2000 Ester Esposito, che abbiamo già potuto apprezzare nella serie Élite di Netflix. Il cast è molto ridotto in termini numerici: fanno da comparsa infatti la moglie e la figlia di German e i due galeotti con cui si appartano le giovani ragazze. Ma scarse sono anche le scenografie e le ambientazioni del film, che si concentrano nelle stanze della casa di German e il ciglio della strada su cui avviene il tragico evento.
A nostro avviso Quando gli Angeli Dormono è un titolo efficace per questo racconto che allude alla tranquillità della vita, qui rappresentata dalla piccola Estela che aspetta con ansia il ritorno del proprio padre ingnara di ciò che sta accadendo, che può essere stravolta da un tragico evento: noi siamo quindi chiamati a scegliere quale strada percorrere, e ad assumerci le nostre responsabilità. Peccato però che manca l’emozione, ed il coinvolgimento emotivo dello spettatore risulta quasi pari a zero.
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