Magne (David Stakston) e Laurits (Jonas Strand Gravli) sono sempre più protagonisti nella seconda stagione di Ragnarok, la serie fantasy Netflix ispirata agli antichi miti norreni. Questa la recensione.
Trama: La serie riprende laddove si era interrotta lo scorso anno, ovvero nel pieno del duello fra Magne (David Stakston) e Vidar (Gísli Örn Garðarsson). Successivamente verranno svelati gli alter ego dei vari personaggi. Inizieranno quindi a delinearsi gli schieramenti degli Dei e dei Giganti. Sullo sfondo le vicende adolescenziali di Magne e di suo fratello Laurits (Jonas Strand Gravli) e della comunità che li ha accolti, quella della cittadina di Edda, stretta nella morsa della famiglia Jutul. Riuscirà Magne-Thor a forgiare il leggendario Mjölnir e a sconfiggere la stirpe dei jötunn “Giganti” ed a scongiurare che il mondo sprofondi nel Caos? Magne riuscirà a scendere a patti con la sua coscienza ed a compiere ciò che deve essere fatto?
Commento: Restando fedele all’impianto narrativo impostato nella prima stagione (qui la recensione), la serie Ragnarok introduce nuovi elementi e svela nuovi personaggi fin dalle prime battute. Anche questo secondo appuntamento con Thor, Wotan e gli altri Dei Asgardiani consta di sei episodi, tutti ricchi di colpi di scena, nonostante il ritmo sia tutt’altro che serrato. I registi Mogens Hagedorn e Mads Kamp Thulstrup riescono a raccontare la storia di Magne e Laurits con il classico stile scandinavo, senza però rinunciare a confezionare un prodotto dal taglio internazionale, riuscendo così a colpire il bersaglio e rendendo Ragnarok godibile a tutte le latitudini.
In questa seconda stagione di Ragnarok si appezza una maggiore cura nel cercare di unire gli avvenimenti che ruotano intorno alla azienda Jutul ed al problema dell’inquinamento con la sfida finale che contrappone gli Dei ed i Giganti, portatori di Caos. Anche il modo in cui Magne affronta la sua assunzione di poteri e di responsabilità riesce a dare spessore ad un personaggio che ha qualche pecca dal punto di vista recitativo. Il protagonista, David Stakston, risulta ancora un po’ legnoso in alcune espressioni, soprattutto se lo si paragona a Jonas Strand Gravli. L’attore che interpreta Laurits, infatti, ha una maggior espressività, e riesce ad esprimere le diverse sfaccettature del personaggio che interpreta, ottenendo tra l’altro un ruolo molto più centrale in questa stagione.
Al cast già noto, ovvero Gísli Örn Garðarsson (Vidar), Synnøve Macody Lund (Ran), Theresa Frostad Eggesbø (Saxa) ed Herman Tømmeraas (Fjor), si affiancano nuovi attori che non sfigurano, come ad esempio Danu Sunth nel ruolo di Iman-Freyja.
Colonna sonora e fotografia restano di prim’ordine, così come avevamo già avuto modo di apprezzare nel 2020. Il finale aperto lascia lo spettatore con la voglia di vedere cosa succederà a Thor nel prossimo futuro. Nel momento in cui scriviamo non ci sono ancora conferme da parte di Netflix per il rinnovo per un’ulteriore stagione ma il responso del pubblico, fin qui, fa sperare affinché sia possibile assistere a Ragnarok 3 il prossimo anno.
La seconda stagione di Ragnarok è attualmente disponibile su Netflix.
Ragnarok (seconda stagione)
Regista: Mogens Hagedorn e Mads Kamp Thulstrup
Data di creazione: 2021-06-05 14:02
3.5
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