UCI Cinemas presenta a Roma la prima sala IMAX della capitale
Lo scorso 5 giugno siamo stati all’inaugurazione della prima sala IMAX aperta da UCI Cinemas in quel di Roma. Questo è il resoconto dell’intera serata.
IMAX a Roma
La presentazione dell’impianto è stata accompagnata dal managing Director Sud-Europa di Odeon Cinemas Group, Ramón Biarnés. L’ospite d’onore ha aperto il suo intervento ricordando la sua prima esperienza romana di qualche tempo fa, e di come sia orgoglioso che la prima sala IMAX di Roma sia stata aperta a Porta di Roma in quanto era il cinema che lui frequentava all’epoca. Ha poi introdotto il discorso della qualità della sala e dell’esperienza immersiva a cui la sala porta lo spettatore. Audio e Video sono di alto livello.
La parola è poi passata a Mark Way, Presidente di AMC Europe e Managing Director di ODEON Cinemas Group, il quale ha ricordato che la missione del gruppo è quella di essere di ispirazione e guida per i milioni di spettatori che frequentano le loro sale. Orgogliosi di essere in Italia, sono prossimi ad aprire una sala Luxe anche nella capitale dopo Campi Bisenzio (FI) e Marcon (VE).
Come noto, UCI Cinemas detiene al momento l’esclusiva nazionale per le sale IMAX, e le aperture delle sale LUXE rappresentano una nuova esperienza cinematografica senza precedenti nel nostro paese. Le sale Luxe prevedono, infatti, una vera reingegnerizzazione delle sale, posti con schienale reclinabile e confort. A tal proposito, le sale LUXE saranno il futuro dei multiplex secondo il direttore di Odeon Cinemas.
La Conferenza
Alla domanda fatta da noi di Universal Movies, sull’apertura di ulteriori sale IMAX a Roma, Biarnés ha risposto che al momento non esiste un piano completo di apertura di nuove sale. In pratica vogliono valutare la risposta del pubblico con questa prima sala. In ogni caso l’obiettivo comune di Odeon ed UCI è quello di dare un’esperienza diversa rispetto al modo in cui lo spettatore ha vissuto le sale cinematografiche fino ad oggi. Altri cinema del gruppo, su Roma e provincia hanno ottimi incassi e potrebbero essere interessanti per l’apertura di nuove sale IMAX, o Luxe. In generale, la trasformazione di una sala in Luxe, porta via il 50% dei posti, per cui si deve essere certi del ritorno economico prima di poter pensare ad aperture o trasformazioni
Una domanda, posta da un collega, riguardava la percezione che Odeon ha del modo in cui i cittadini statunitensi e quelli europei vivono il cinema e le innovazioni che si vogliono attuare. Qui Biarnés ha confermato la differenza fra le due tipologie di pubblico. E comunque ha fatto presente che, nonostante le riconversioni delle sale siano state più veloci oltreoceano, anche qui si sta tenendo un buon ritmo. Al momento – infatti – le Luxe sono 20 in Inghilterra 5 in Spagna, 1 in Norvegia e 2 qui da noi. In definitiva ci sono differenze nel percepire ed accettare alcune novità, ma un maggior confort ergonomico, visivo ed uditivo, vengono sicuramente premiati dalla risposta del pubblico.
A questo punto, rotto il ghiaccio, abbiamo posto una seconda domanda circa la percezione che UCI ed Odeon hanno nei confronti degli altri circuiti e se hanno timore di qualche contromossa che, utilizzando tecnologie diverse da IMAX, possa rivelarsi vincente e togliere loro mercato. Biarnés ha ammesso di non conoscere il piano di dettaglio della concorrenza ma, ha detto, dopo un anno e più dalle aperture di Campi Bisenzio e Marcon non abbiamo avuto nessuna contromisura presa dagli altri. In Spagna, invece, hanno provato a creare degli ambienti sulla falsariga delle loro sale Luxe, ma non hanno avuto comunque flessioni di mercato. Certo, nessuno può comunque prevedere con certezza i gusti del pubblico nel prossimo futuro.
Ad una successiva domanda ricevuta sulla programmazione alternativa rispetto al classico spettacolo cinematografico, Biarnés ha ammesso che ulteriori fonti di introito sono sempre ben gradite, anche perché le sale IMAX sono adatte a presentazioni anche molto tecnologiche. Serate evento sono sempre ben gradite.
Le loro strategie per l’estate sono invece quelle di tenere vivo l’interesse del pubblico italiano anche nei mesi caldi, del resto in Spagna, paese dal quale proviene, nonostante il caldo non ci sono cinema chiusi come accade da noi. I cinema sono posti confortevoli con il caldo, e non comprendevano il perché di questo retaggio culturale nel nostro paese. Odeon ed UCI fanno pressione verso gli organi competenti per cercare di cambiare questo trend prettamente italiano. Sul ritorno di UCI nel cuore della città ci sono dubbi da parte del direttore. Infatti UCI Cinema Marconi non faceva il business che si aspettavano e le ricerche che, per ora, hanno eseguito li portano a scegliere i grandi centri commerciali dove vengono veicolati diverse migliaia di spettatori. Il centro città non ha numeri, al momento, che possano giustificare un loro interessamento, a meno che non ci sia la voglia di realizzare grandi strutture commerciali come esistono in altri posti, fra cui Milano.
L’ultima domanda l’abbiamo posta noi. Il nostro interesse era infatti riguardo la volontà di Odeon Cinema di far pressione sulle Majors per far creare film appositi per IMAX. La risposta, pronta, di Biarnés è stata molto semplice: Odeon ha un certo peso verso i produttori e sicuramente opera pressioni verso Disney e similari, ma è IMAX stessa che deve muoversi affinché la tecnologia prenda sempre più piede.
Il Futuro delle sale cinematografiche
A valle del dibattito siamo entrati finalmente nel mondo IMAX, e lo abbiamo fatto grazie ad alcuni video dimostrativi approntati per l’occasione. Tra le risposte ottenute durante la visione di tale presentazione video, grande importanza ha destato la differenza della visione tra 3D classico ed IMAX 3D, con quest’ultima spettacolarmente ideale per film come X-Men: Dark Phoenix, il film offerto da UCI in quest’occasione. Ciò che ne viene fuori dalla nostra esperienza romana è che la scelta del posto in sala non è fondamentale, che ci si trovi seduti al centro della sala, in prima od in ultima fila, il risultato non cambia. Il film è tutto intorno a noi. Sembra di poter toccare con mano i singoli protagonisti e si fa fatica a non muoversi quando gli oggetti scagliati in battaglia prendono la nostra direzione.
Una scena del film ci ha colpito in maniera particolare, mostra il decollo di uno shuttle. L’inquadratura è mozzafiato di tre quarti posteriore, quasi dai tubi di scarico dei razzi vettore. Beh lasciatecelo dire, basterebbe quella sequenza per giustificare la spesa per il biglietto IMAX. Non c’è dubbio questa tecnologia sembra fatta apposta per questo tipo di pellicole.
Prima della proiezione del film, l’evento si è spostato al di fuori della sala dove abbiamo assistito ad un red carpet di eccezione. Oltre agli ospiti della serata, fra cui ricordiamo Riccardo Gismondi, Camilla Mangiapelo e Massimiliano Rosolino (con cui abbiamo avuto la possibilità di scambiare qualche battuta), era presente anche un nutrito gruppo di cosplayers, i quali hanno posato con i presenti in foto ricordo molto particolari.
Alcuni personaggi erano veramente ben realizzati e hanno creato l’impressione reale di essere in presenza dei protagonisti della pellicola.
I Cosplayers
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