Ratched è la nuova serie horror/thriller disponibile su Netflix. Creata da Evan Romansky e Ryan Murphy con un cast formato da Sarah Paulson, Finn Wittrock, Judy Davis, Sharon Stone, e Cynthia Nyxon. Questa è la nostra recensione.
1947, un giovane massacra a coltellate quattro preti, ma nella furia omicida non si rende conto di aver lasciato un testimone, e ciò lo fa arrestare. Quasi contemporaneamente nel nord della California, ai cancelli dell’ospedale psichiatrico di Lucia una donna misteriosa, Mildred Ratched si presenta ad un colloquio che nessuno ha fissato. Abile e determinata la Ratched si fa non solo ascoltare, ma addirittura assumere come infermiera. Dopo poco proprio nello stesso ospedale verrà portato il giovane assassino per una perizia psichiatrica, e ciò non si rivelerà un caso.
Ripreso dalla pellicola cinematografica “Qualcuno volò sul nido del cuculo” il personaggio dell’infermiera Ratched della serie Netflix narra gli eventi precedenti al film del 1975, ponendo tale prodotto come una sorta prequel seriale.
Ratched è una serie composta da otto episodi, tutti dal ritmo incalzante che lasciano lo spettatore con il fiato sospeso ad ogni titolo di coda. La scenografia è impeccabile, il lavoro di Murphy è certosino curato nei minimi dettagli. Egli infatti ha ricostruito una scenografia che non solo ricalca perfettamente i tipici anni ’40 – ’50, ma che ne sottolinea la follia della mente umana, grazie all’uso straordinario delle luci al neon, tipiche dei manicomi, che mettono in risalto l’ampio ventaglio di colori che spiccano tra gli outfit della protagonista. Nei primi episodi risalta il verde, mentre nella seconda tranche prevale il rosso, le tonalità dei colori sono spesso abbinate agli stati d’animo della Ratched, e tale collegamento permette di aumentare l’empatia tra il personaggio e lo spettatore che è proiettato pienamente “dentro lo schermo”.
Un altro dettaglio che salta subito all’occhio è la calma, che si irradia ovunque. Chi si appresta a vedere una serie ambientata in un manicomio si aspetta caos, urla pazienti in preda ad attacchi violenti, ma qui resta spiazzato da corridoi vuoti dove i tacchi delle infermiera scandiscono il tempo, infermiere perfettamente truccate così come le pazienti che sembrano lì per caso, partecipano a balli, bevono ponce, la loro condizione si evince solo dai momenti in cui vengono somministrati i trattamenti che sfociano nella tortura, ed è solo in questi momenti che la calma lascia spazio a dolore e caos.
Dal punto di vista recitativo niente da dire. Sarah Paulson non delude le aspettative, anzi le sovrasta ed esplode in un’interpretazione magnifica fiera, imperturbabile, determinata. Gli altri interpreti neppure deludono, ognuno sa perfettamente qual è il suo posto e lo ricopre alla perfezione. Nota di merito va alla fotografia a cura di Nelson Cragg che per ogni episodio riesce ad immortalare la psiche umana incastrata in un inquietante ospedale psichiatrico lontano da tutto.
Ratched è la serie TV rivelazione del 2020, e le aspettative per una seconda stagione non possono che essere pertanto altissime. Questo intanto è il trailer della prima stagione.
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