Che fine ha fatto Bernadette Recensione

Recensione di Che fine ha fatto Bernadette?, film con Cate Blanchett

Questa è la recensione di Che fine ha fatto Bernadette?, film diretto da Richard Linklater, con protagonista Cate Blanchett.

Ancora una volta, l’adattamento di un libro. In particolare, parliamo del best seller “Where’d you go, Bernadette?” di Maria Sample.

Il cast è composto, oltre che da Cate Blanchett, anche da Billy Crudup, Emma Nelson, Kristen Wiig, Judi Greer, e Laurence Fishburne.

COMMENTO

I presupposti per una messa in scena piacevole ci sono tutti: la trama, le ambientazioni, l’elegante personalità di Cate Blanchett. Le problematiche della vita di un ex architetto, le questioni relative all’influenza negativa della tecnologia nelle nostre vite, le complesse dinamiche familiari: tematiche già esaustivamente esplorate, che potrebbero comunque avere ancora qualcosa da dire.

Il film tuttavia fatica a decollare. Se nella prima parte non si comprende esattamente quale sia il punto focale del racconto, nella seconda esso si risolve in una scontata e prevedibile descrizione di uno schema narrativo visto e rivisto, con l’immancabile (quanto banale) lieto fine.

Degna di nota è sicuramente l’interpretazione di Emma Nelson. Purtroppo questa non basta a rendere vivo il tentativo di esplorare il rapporto madre-figlia, che potrebbe invece suggerire molti spunti di riflessione. Da apprezzare poi sono gli scenari antartici: un panorama che toglie il fiato ma che, di nuovo, non è sufficiente a donare l’atmosfera adatta alle tematiche affrontate.

Il “E vissero tutti felici e contenti” finale, poi, non rende giustizia a chi ricerca una risposta plausibile a tutti gli interrogativi esistenziali con cui è venuto a contatto nel corso della proiezione. Si tratta insomma di un groviglio di temi importanti, nessuno dei quali viene però approfondito a dovere. Il risultato è un lavoro superficiale, che non ci si aspetta a giudicare dai nomi che leggiamo sulla locandina.

Indubbiamente non dev’essere stato semplice trasporre la storia narrata nel libro. Questa volta però Linklater non ha fatto centro, dirigendo un film in grado di raggiungere soltanto un pubblico di poche pretese.

Classificazione: 2 su 5.

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