Chiara Ferragni – Unposted: La recensione del docu-film
Dal 29 novembre arriva su Amazon Prime Video il tanto discusso documentario “Chiara Ferragni – Unposted” sulla digital influencer italiana, vi presentiamo la nostra recensione.
Se vi aspettate un documentario di inchiesta, di scoprire i segreti dell’imprenditrice social, ne rimarrete in parte delusi.
“Chiara Ferragni Unposted“ con la regia di Elisa Amoruso è una narrazione assolutamente misurata e controllata nel minimo dettaglio, sull’ascesa di una giovane ragazza di Cremona che è diventata la più importante fashion influencer e imprenditrice digitale italiana.
Elisa Amoruso ha seguito la ragazza sul suo lavoro, nel quartiere generale di The Blonde Salad a Milano e negli States, tra briefing, eventi mondani e passeggiate da neomamma. La regista prova a mostrarci una giovane donna che da più di 10 anni ha messo in pubblica piazza se stessa, una pioniera nel campo della comunicazione social quando in Italia ancora non si parlava di tale mercato.
Il ritratto a cui assistiamo non è unicamente legato allo scintillante successo, strutturato da piccoli (ma importanti) passaggi chiave che hanno reso Chiara Ferragni un brand vero e proprio. La regista non ha scelto una narrazione episodica, piuttosto uno storytelling in cui tutto ci è mostrato, sin da subito, come una storia di instagram e come ci ha abituato la narrazione sul profilo instagram della ragazza. Il presente è intervallato da brevi filmati dell’infanzia di Chiara, realizzato dalla madre che sembrano già evidenziare la spontaneità e la caparbietà da sempre posseduta dalla bionda ragazza.
Ci sono poche persone che, nel corso della propria vita hanno saputo dimostrare di possedere carattere e determinazione e, soprattutto una visione a lungo termine della propria esistenza, e la Ferragni è una di queste.
Magistrale è la scelta delle persone intervistate: responsabili di brand di moda, la vice direttrice di Forbes, la responsabile dell’università di Harvard, donne, imprenditrici che spiegano a noi “comuni mortali” quali sono state le abilità di quella ragazza che si faceva scattare foto dal fidanzato, pianificando (inconsciamente?) una strategia di marketing più che efficace.
Ci sono scene in cui la regista prova con (estremo) tatto a mostrarci una ragazza fragile le cui lacrime sono sempre contenute nell’effetto “speriamo che in video vengano bene” e questo sembra quasi forzare la narrazione. Una deviazione della narrazione del girl power che dovrebbe farci empatizzare con la protagonista ma in realtà ci confonde su chi sia realmente.
Non scopriamo se Chiara ha un capello fuoriposto o il mascara sbavato, neanche quando è in spiaggia e non ha il suo personale make up artist al suo fianco. La perfezione ferragnesca è sempre in agguato, sempre controllata, perchè non può permettersi di rovinare l’immagine su cui tanto ha lavorato.
Lei è il prodotto di se stessa, da sempre e, i suoi panni sporchi probabilmente li stira prima di lavarli!
Dopo aver sbancato il botteghino dei cinema italiani, “Chiara Ferragni Unposted” arriva su amazon prime video dal 29 novembre, e siamo sicuri che continuerà a far parlare di se.
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