Fear the Walking Dead

Recensione della prima parte di Fear the Walking Dead 4

Oggi vi parliamo della prima parte della quarta stagione della serie tv AMC Fear the Walking Dead, costola della ben più famosa The Walking Dead e partorita sempre dalla fertile mente di Robert Kirkman.

Rispetto alla terza stagione, facciamo un salto in avanti di alcuni anni e troviamo i nostri eroi occupati su due fronti diversi, rappresentati da un prima e da un dopo. Nel prima, Madison e famiglia vivono nello stadio cercando di creare una comunità solida, ma l’arrivo del gruppo di Ennis complica le cose. Nel dopo, i figli di Madison vanno alla ricerca della madre, ma si imbattono in Morgan, proveniente da The walking dead e da altre facce nuove.

Fear the Walking Dead ha sempre avuto un approccio più solare rispetto alla serie madre, sia perchè ambientata in un momento in cui l’apparizione degli zombie era in una fase iniziale, sia perchè esplorava un contesto più a sud rispetto alla serie principale, scollinando fino in Messico. Abbiamo avuto quindi colori caldi, ambientazioni più solari e marittime, anche più gradevoli, contro il nero e il blu della serie The Walking Dead.

E se questo era un po’ il suo punto di forza, ecco spazzato via completamente dalla nuova svolta che vuole Fear the Walking Dead appaiarsi temporalmente e stilisticamente alla serie madre. L’anello di congiunzione è il personaggio di Morgan che, nel primo episodio, lo vede confrontarsi con molte facce note di The Walkind Dead, a cominciare proprio da Rick, e, quindi, ad inserirsi nelle pieghe delle avventure di Madison e famiglia.

Questo cambio di rotta e di stile ha peggiorato notevolmente la parte qualitativa di questa quarta stagione. Inoltre, la pessima scelta di casting di questa nuova stagione, con l’introduzione di tre personaggi tremendi, dà il vero colpo di grazia a Fear the Walking Dead.

Jenna Elfman nel ruolo di Naomi è terribile, in una parte assolutamente fuori dalle sue corde, sicuramente più leggere e da commedia. Altrettanto fuori ruoli è quello di Althea, interpretato con poca convinzione da Maggie Grace, che ricordiamo volentieri nell’indimenticabile Lost, e la cui motivazione da reporter fa acqua da tutte le parti. Non si salva neanche Garret Dillahunt nel ruolo scialbo del pistolero gentile, recuperatelo in The Gifted dove se la cava molto meglio.

In tutto questo pasticcio, quello che ne paga più le conseguenze è proprio il personaggio di Morgan, che perde il suo fascino e diventa un personaggio troppo bidimensionale. Ciliegina sulla torta, la scelta infelice di sterminare quasi completamente il cast originale della serie, proprio ora che ci eravamo affezionati.

Fear the Walking Dead è sempre stata una serie alla ricerca del suo pubblico, e, piano piano, nelle tre stagioni, era riuscita a costruire una sua unicità ed originalità. Questo colpo di mano ha smantellato completamente quello che di buono era stato costruito ed ha presentato una versione più tediosa di The Walking Dead.

Il 12 agosto negli USA e il 20 agosto qui in Italia, con la seconda parte della quarta stagione, vedremo se il giudizio sarà confermato o se tutto ciò fa parte di un progetto più ampio e, speriamo, più interessante.


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