La recensione di Beyond Skyline, lo sci-fi con Frank Grillo
Nella giornata odierna Netflix ha reso disponibile sul proprio catalogo Beyond Skyline, sequel del piccolo fenomeno sci-fi diretto dai fratelli Strause nel 2010. Questa è la nostra recensione.
Alla regia del sequel Liam O’Donnell, sceneggiatore e produttore del primo capitolo, nel cast spazio a molti noti come Frank Grillo, Iko Uwais, Bojana Novakovic e Callan Mulvey. La storia sembra evolversi in contemporanea a quella del primo capitolo, il tutto però trasportato in un’altra location. Una razza aliena è pronta a sterminare il genere umano, ma per farlo ha bisogno di cervelli umani per guidare le proprie truppe da combattimento, inizia così il rapimento di massa.
Nel 2010 Skyline è divenuto un piccolo cult di genere non per la qualità espressa – abbastanza poca a dire il vero – ma per il modo con cui due tecnici degli effetti visivi (i fratelli Strause) sono riusciti a strappare quasi 70 milioni di dollari in giro per il mondo. In molti negli anni hanno sperato di vedere al cinema un sequel, ma guardando Beyond Skyline ci si rende conto che in realtà ci troviamo dinanzi ad una sorta di reboot/spin-off, dove tutta la storia viene ri-raccontata nuovamente, ma da un’altra prospettiva. Ovviamente non tutti sentivamo il bisogno di rivivere la stessa storia una seconda volta, proprio per questo il regista Liam O’Donnell ha voluto dare al suo film più azione, più muscoli e qualche colpo di karaté: il risultato ottenuto è un secondo capitolo quasi più brutto del primo.
Beyond Skyline promette discretamente bene nei primi minuti, ma una sceneggiatura poco chiara, ed una regia priva di carisma segnano il primo lavoro registico di O’Donnell, autore a nostro avviso di una delle sequenze finali peggiori in assoluto nella storia degli alien movies. Guardare alieni che vengono da un altro pianeta rispondere col karaté al corpo a corpo con Uko Iwais è stato davvero troppo da digerire!
Il cast è sinceramente migliorato rispetto al primo capitolo, ma non per questo la recitazione di Beyond Skyline ha avuto il potere di salvare la pellicola. Frank Grillo è Frank Grillo, su questo non si discute, stiamo pur sempre parlando di uno degli attori più sottovalutati di Hollywood. La sua presenza riesce a dare un minimo di carattere al film, ma il copione quasi banale rende troppo piatto il suo personaggio. Iko Uwais deve tornare a recitare in film ad alto tasso adrenalinico, dove si possono dare botte come se piovessero, questo non è di certo il suo habitat.
Un’ultima nota non poteva che essere indirizzata all’aspetto visivo. Così come per il primo capitolo, il budget anche qui è molto ridotto, è questo si è rivelato un vero limite per un film che parla di una massiccia invasione aliena, con alieni giganti, mostri spaventosi e astronavi che si ricompongono dopo la distruzione.
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