Recensione di L’Unica, il nuovo film originale Netflix
Nei giorni scorsi abbiamo visto L’Unica (Irreplaceable You), il nuovo film originale Netflix diretto da Stephanie Laing, con un cast formato dall’astro nascente Gugu Mbatha-Raw, Christopher Walken e Michiel Huisman. Questa è la nostra recensione.
Innamorati da una vita, e pronti al grande passo, due ragazzi devono fare i conti con la dura verità. Durante un normale controllo ginocologico la ragazza scopre di non essere incinta, ma di essere affetta da un cancro allo stato avanzato, la vita di entrambi prende così una piega completamente diversa.
A metà tra un romantic movie per teenagers ed il più classico degli strappalacrime di genere – ce ne saranno molte da versare – L’Unica si presenta come una piccola sorpresa positiva nello sterminato catalogo Netflix, ultimamente più deludente che mai. Il film è diretto in maniera poco pretenziosa da Stephanie Laing – non proprio una veterana in cabina di regia – il suo apporto risulta difatti semplicistico si, ma anche rispettoso del tema trattato ed estremamente diretto nel lanciare il suo messaggio instriso di passione.
La sceneggiatura firmata da Bess Wohl non brilla di certo per originalità, è difficile infatti non vivere le molti similitudini con P.S. I Love You – l’intenso romantic movie con Gerard Butler e Hillary Swank – ma nello stesso tempo offre un buon ritmo, discreti spunti narrativi e discorsi lontani dall’essere banalmente scontati. Ad aiutare la buona riuscita del film, il modo con cui si parla del tema della malattia terminale, con una sottile vena ironica spesso utilizzata per spezzare quel pesante velo di drammacità, ovviamente presente in un film del genere.
Il cast di supporto risulta, mai come in questa occasione è fondamentale per la qualità della recitazione. A tal proposito Christopher Walker è come sempre straordinario, Steve Coogan e Kate McKinnon danno un ottimo apporto in ilarità. Michiel Huisman sta crescendo dal punto di vista artistico, e la sua recitazione in L’Unica potrebbe finalmente aprirgli strade nuove in quel di Hollywood. L’astro nascente Gugu Mbatha-Raw è bravissima nel portare in scena le emozioni contrastanti di una sognatrice colpita da una malattia terminale. Lei è bella, brava e con un futuro più che luminoso.
In conclusione possiamo asserire che L’Unica è un film che potrebbe stupirvi positivamente, pur non essendo quel capolavoro che spesso si cerca con un tema come quello della malattia terminale. Si ride, si piange ed alla fine si riflette, cosa volere di più da un film strappalacrime?
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