Vi proponiamo la recensione della prima stagione di El Internado: Las Cumbres, serie di produzione spagnola proposta sul catalogo di Amazon Prime Video da febbraio.
La serie distribuita in Italia dal colosso digitale si propone come reboot della più celebre El Internado, serie tv andata in scena dal 2007 al 2010 in Spagna, capace di ottenere un discreto seguito di pubblico anche al di fuori dei confini spagnoli (anche in Italia).
Il nuovo show è stato creato da Asier Andueza, e dispone di un cast formato da Asia Ortega, Albert Salazar, Joel Bosqued, Alberto Amarilla, e Claudia Riera.
La trama di El Internado: Las Cumbres è ambientata all’interno di una scuola per ragazzi problematici istituita nei pressi di un monastero ben posizionato tra vette e foreste isolate. La routine quotidiana, fatta di lezioni, allenamenti estenuanti e punizioni severe, viene interrotta però dalla sparizione di uno dei ragazzi. Da quel momento mistero, tensione ed esoterismo iniziano a far parte della quotidianità di ragazzi e insegnanti.
EL INTERNADO: LAS CUMBRES – IL COMMENTO
Tenendo in considerazione il successo della serie originale, contestualmente alla trama del reboot, risulta da subito chiaro che tutte le premesse di un show di successo ci sono, ma come spesso accade quando si parla di prodotti destinati a giovani adulti, il rischio flop è dietro l’angolo.
Ritmo, regia e sceneggiatura di El Internado: Las Cumbres, o almeno di questa prima stagione da 8 episodi, di certo non brillano per originalità e qualità. Il racconto degli eventi è spesso interrotto da sottotrame, talvolta sentimentali, che sembrano avere il solo obiettivo di distogliere l’attenzione del pubblico dalla pochezza sceneggiativa, finendo per diluire in maniera eccessiva una prima stagione che, altrimenti, avrebbe potuto essere contenuta benissimo nella metà degli episodi. Il mistero palesato nei primi episodi è un’arma importante nelle mani del creatore dello show Asier Andueza, ma è senza dubbio il modo con cui certe dinamiche narrative che fanno storcere il naso. A tal proposito, è fin troppo evidente che la ricerca della verità da parte dei protagonisti risulta costernata da una serie impressionante di clichè di genere, tra misteri irrisolti, amori impossibili e parole non dette.
I vari personaggi risultano poco caratterizzati, segnati sì da un passato difficile e quindi potenzialmente interessanti caratterialmente, ma mai realmente capaci di creare empatia, se non fra di loro. Asia Ortega e Albert Salazar, rispettativamente interpreti di Amaia e Paul, hanno il merito di tenere bene lo schermo con interpretazioni di qualità, ma ciò non toglie che la sceneggiatura, talvolta imbandita con discorsi banali e contesti narrativi privi di mordente, fa spesso da freno per il loro talento. Il resto degli interpreti di El Internado: Las Cumbres non fa la differenza, e contribuisce alla cattiva qualità del prodotto offerto.
A fare da controaltare ai tanti difetti palesati da questa prima stagione di El Internado: Las Cumbres si segnala l’utilizzo di locations perfettamente adatte al tema trattato dalla serie, una fotografia da considerare di qualità, ed uno splendido contorno sonoro che accompagna sovente i momenti che più hanno importanza nel racconto degli eventi.
El Internado: Las Cumbres
Regista: Asier Andueza
Data di creazione: 2021-03-01 00:23
2
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Invece a me la serie è piaciuta tantissimo. Molto suggestiva l’ambientazione e bravissimi gli interpreti. Aspettiamo sicuramente la seconda.
Al contrario dell’autore della recensione, la serie mi è piaciuta moltissimo , con una trama che si sviluppa abilmente con un crescendo di intriganti rivelazioni e colpi di scena imprevisti. Le sottotrame non hanno la funzione di prolungare il racconto , ma al contrario quella di caratterizzare la personalità , il vissuto e il profilo psicologico dei personaggi. Il tutto immerso in un paesaggio di straordinaria bellezza e in una ambientazione degli interni neo- gotica , che ricorda a tratti quella del film di culto Suspiria. Bravissimi gli attori , con una menzione speciale per Claudia Riarte ( Ines ) e Asia Ortega ( Amaia) , di cui anche in futuro sentiremo parlare. Aspetto con ansia la seconda serie.
anche a me è piaciuta ed è pure di qualità molto piu’ di certe fiction italiane che tuttii commentatori spacciano come belle ma in realtà sono insopportabili e con attori/ci che recitano malissimo nn per niente sono tutti ex gf o ex letterine…quindi capacità di recitare prossima allo zero!!!
Per come la vedo io , darei una bella sufficienza anche solo fosse per l’ambientazione che merita.
e’ discretamente confezionato. ovviamente preso per quello che è.
per quanto riguarda le sceneggiature e i dialoghi…essi sono contestuali allo scopo “leggero” di un intrattenimento mistery trasversale a generazioni e fine appunto a se stesso. se cerchiamo profondità in queste serie non abbiamo capito nulla.
certo…poi noi in italia abbiamo prodotto 1000 vetrine e un posto al sole…
robetta di prima qualità…