Abbiamo visto per voi Game Over, Man!, il film interpretato da Adam DeVine, Anders Holm e Blake Anderson. La pellicola è distribuita in esclusiva su Netflix, questa la nostra recensione.
Un po’ Die Hard, con un tocco di splatter e svariati riferimenti sessuali, Game Over, Man! strizza molto l’occhio al genere demenziale statunitense e stenta a decollare, restando sempre poco incisivo nonostante qualche momento divertente.
La storia racconta le vicende di Alexxx (Adam Devine), Darren (Anders Holm) e Joel (Blake Anderson), svogliati inservienti di un hotel di lusso, che si scoprono, loro malgrado, unica possibilità di salvezza per gli ostaggi nelle mani della banda che tenta di estorcere denaro all’indisponente ed odioso milionario Bey Awadi (Utkarsh Ambudkar).
I personaggi, nati da un’evoluzione dei protagonisti di Workaholics, non funzionano a dovere e perdono quello spirito goliardico proprio della serie tv a cui si ispirano. La sceneggiatura poco incisiva e gli antagonisti Conrad (Neal McDonough) ed Erma (Rhona Mitra) avrebbero potuto dare un qualcosa in più, ma così non è stato.
L’idea di base è buona, ma lo sviluppo della trama e le eccessive gag a carattere sessuale ne fanno un prodotto di scarso livello. Nel film sono presenti diversi camei, fra tutti quello di Shaggy.
Il regista – Kyle Newacheck – dimostra comunque di saperci fare con gli action movie, portando sul piccolo schermo di Netflix alcune sequenze sono degne di nota. A tal proposito segnaliamo che è in fase di sviluppo Murder Mystery, action comedy con protagonisti Adam Sandler e Jennifer Aniston, per la regia dello stesso Newacheck, qui la speranza è che possa far nascere un prodotto più maturo e di maggiore spessore.
Netflix puntava molto su Game Over, Man!, ma le aspettative sono state deluse.
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