Probabilmente la vostra visione di cinema cambierà dal 13 aprile, quando arriverà nelle sale italiane “Hardcore!” del regista russo Ilya Naishuller, un film girato completamente in soggettiva utilizzando una GoPro sulla testa del protagonista.
Per 90 minuti ci troviamo spettatori/protagonisti di un susseguirsi di scene d’azione adrenalitica, salti rocamboleschi, spargimenti di sangue, non saremo in grado di distogliere lo sguardo dallo schermo tanto saremo rapiti dalle acrobazie di Henry. Un film girato completamente in soggettiva che richiama i più tipici videogames sparatutto, anche la stessa struttura del lungometraggio richiama la struttura di un gameplay: abbiamo un iniziale tutorial in cui il protagonista (Henry/noi) prende coscienza dell’ambiente in cui si trova e della missione che deve affrontare, fa rifornimento di munizioni (armi e cariche energetiche) affinchè possa affrontare tutti i livelli che lo porteranno dopo aver superato le varie difficoltà allo scontro con il mostro finale.
La prima scena che vediamo sullo schermo, subito dopo i titoli di testa, é il risveglio di Henry (il nostro risveglio dal momento che i suoi occhi diventano i nostri) in cui dimostra un totale disorientamento che cerca di essere tamponato da Estelle (Haley Bennet) che si presenta come sua (nostra) moglie e gli (ci) monta gli arti mancanti. Qualcosa va storto, un pazzo dai poteri telecinetici, Akan (Danila Kozlovsky) vuole ucciderlo e rapisce sua moglie.
Tutto succede così velocemente che non abbiamo molto tempo per metabolizzare quello che stiamo vivendo, dobbiamo metterci in salvo prima che gli uomini di Akan ci facciano fuori. Durante la nostra fuga incontriamo uno strambo personaggio, Jimmy (Sharlto Copley), non capiamo immediatamente se possiamo fidarci di lui ma siamo soli in una città come Mosca e così tentiamo di affidarci a lui per salvare Estelle.
Siamo immersi totalmente nel mondo di Henry, non riusciamo a distaccare gli occhi dalla sua realtà, ci sentiamo protagonisti della sua missione come se lo stessimo guidando noi stessi.
“Hardcore!” é un chiaro omaggio al mondo dei videogiochi con scene che richiamano Call of Duty nelle sequenze da cecchino in cui è ben visibile il mirino, Duke Nukem nel night club e Mirror’s Edge, senza tralasciare anche le citazioni dal mondo cinematografico in particolar modo Arancia Meccanica o Kill Bill.
Il montaggio non ci dà tregua, non possiamo distogliere lo sguardo per un secondo, siamo dentro l’azione tranne durante i flashback di Henry e le mini ellissi spazio temporali.
La sceneggiatura é lineare, seppur condita da un polpettone di scene d’azione per catturare il pubblico prettamente maschile, è possibile rintracciare una storia di sopravvivenza con un finale a sorpresa.
Il nostro parere: 6-
La dimensione “da videogioco” é fin troppo predominante provocando stordimento e confusione nello spettatore che se non appassionato al genere sparatutto difficilmente potrà apprezzare 90 minuti di corse, sparatorie continue seppur intervallate da violenza splatter e un humor lieve che tenta di alleggerire un minimo.
“Hardcore!” uscirà nelle sale italiane il prossimo 13 aprile distribuito da Key Films in collaborazione con Leone Film Group.
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