Arriva nelle sale “Il piano di Maggie. A cosa servono gli uomini” scritto e diretto da Rebecca Miller, figlia del grande Arthur, adattamento del romanzo di Karen Rinaldi “A cosa servono gli uomini” (in Italia, distribuito da Rizzoli), una commedia romantica ed irriverente con una sorprendente Greta Gerwing ed una gelida (e suo malgrado ironica) Julianne Moore.
Maggie (Greta Gerwing), all’apparenza sembra sconfusionata anche se in realtà ha le idee ben chiare: vuole un bambino, ma é cosciente che le sue relazioni sentimentali abbiano avuto una durata massima di sei mesi, perciò chiede ad un suo ex compagno di college di donarle il suo sperma così da poter avere il bambino “da sola”.
Sembrerebbe un piano perfetto ma Maggie non ha fatto i conti con l’imprevedibilità del destino che le infrange il suo progetto e la fa tuffare in una travolgente storia d’amore con il romantico e seducente professore di antropologia John Harding (Ethan Hawke). Tra i due nasce un travolgente amore che porterà John a separarsi dalla moglie Georgette (Julianne Moore), una glaciale docente della Columbia University maniaca del controllo sull’ex partner, e al nascere di una nuova famiglia con la nascita della piccola Lily.
Maggie così corona il suo desiderio di diventare mamma cercando di trovare un equilibrio tra la sua nuova apparentemente e sballottante famiglia e il suo lavoro, lei é sempre stata un punto di riferimento per gli studenti di arte che si affacciano nel mondo lavorativo creando un ponte tra loro e le aziende, ma la nuova famiglia allargata (nel pacchetto John sono inclusi anche i due figli avuti con Georgette) le rende al quanto difficile conciliare il tutto, provocandole estenuanti sensi di colpa nei confronti dei suoi studenti.
Inizia così la progettazione del nuovo “geniale” piano di Maggie: far ritornare gli ex coniugi insieme e ritrovare la sua stabilità.
Rebecca Miller mette in scena le vicende della maniaca del controllo Maggie, riscrivendo il personaggio su Greta Gerwing che riesce a sovrastare persino il premio Oscar Julianne Moore. “Il piano di Maggie” risulta essere una commedia scanzonata, ambientata in una New York che quasi ci ricorda i personaggi e la città tanto cara a Woody Allen, maestro della screwball comedy, di cui la Miller risulta essere una degna portavoce.
Siamo immersi nei ragionamenti contorti di Maggie che cerca di mettere ordine nella sua vita frenetica e in equilibrio tra lei e il bagaglio della sua famiglia allargata, la Miller analizza le relazioni con dettaglio ed ironia, facendoci anche riflettere sui “piani della vita” che tentiamo invano di schematizzare nei dettagli.
Il nostro parere: 7+
Una piacevolissima storia su come é (quasi) impossibile seguire il piano della vita che tentiamo di strutturare a tavolino. Un ottimo adattamento cinematografico tratto da un libro divertente e riflessivo sulla vita delle donne moderne ed imprenditrici di se stesse.
“Il piano di Maggie. A cosa servono gli uomini” di Rebecca Miller con Greta Gerwing, Ethan Hawke e Julianne Moore é uscito nelle sale italiane dal 30 giugno, distribuito da Adler Entertainment.
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