Era il 1999 quando la curiosa archeologa Evelyn Camahan risvegliava il sacerdote Imhotep leggendo il Libro dei Morti e scatenando le dieci piaghe d’Egitto, a distanza di 18 anni la Universal Pictures fa risuscitare un’altra mummia facendo manifestare una nuova terribile maledizione ambientata nei giorni nostri.
Nick Morton (Tom Cruise) e Chris Vail (Jake Johnson) sono soldati a caccia di tesori antichi sepolti da secoli sotto le sabbie dell’Iraq settentrionale per rivenderli al mercato nero, rischiando la propria vita troveranno una misteriosa costruzione. Persino la bella archeologa Jenny Halsey (Annabelle Wallis) rimane sbigottita e notevolmente sorpresa quando comprende che non si trovano difronte alla tomba di un sacerdote ma sono al cospetto di una tomba prigione dove é seppellita una principessa egizia Ahmaret (Sofia Boutella) che ha stretto un patto con Seth, dio della Morte.
Portare con se il sarcofago non risulterà una buona idea, strani eventi si susseguono trascinando con se morte e distruzione, che troveranno risposte nell’antica maledizione che un medico esemplare, il dottor Henry Jeckyll (Russell Crowe) desidera ardentemente studiare l’aurea malvagia che manifesta.
Il reboot firmato da Alex Kurtzaman, qui nei panni anche di produttore, si presenta agli spettatori a gamba tesa senza stravolgere più di tanto il bagaglio culturale che ognuno di noi possa avere.
Non ci sono intrecci misteriosi da risolvere, bensì tutto la narrazione si presenta chiara e lineare sin dalle prime scene, senza perdersi ulteriormente in trame secondarie concentrandosi sul vero protagonista: il male assoluto.
Tom Cruise va sul sicuro interpretando un temerario soldato condannato ad essere “il prescelto” per far rivivere il Dio della Morte nel suo corpo, e diventare il nuovo mostro-contenitore del male più terrificante che saprà però dimostrare un lato umano che ce lo rederà simpatico anche durante la scazzottata con Crowe trasformatosi nel mostro Hyde. Lui é la chiave per sconfiggere la maledizione e volente e non, prova ad affrontare persino in tono ironico attraverso dialoghi con l’amico zombie Vail interpretato da Jack Johnson che porta con se il suo lato comico refrattario già conosciuto nella serie tv “New Girl”.
In realtà questa nuova “La Mummia” non sconvolge ma allo stesso tempo neanche delude, si presenta come un’introduzione (pacatissima!) ad una narrazione portentosa e carica di moralismo, che in questo primo episodio é stato velatamente presentato con citazioni sparse. Un action movie tra disastri aerei, ritrovamenti archeologici sotterranei, e battaglie succose con morti viventi che regalano un leggero brio alla narrazione che altrimenti si stagnerebbe nelle allucinazioni mentali di cui é vittima Morton.
Il nostro parere: 6
Questo primo esperimento della Dark Universal non cerca di stravolgere gli elementi base che hanno reso memorabile la saga nel corso dell’ultimo ventennio, la sua trama sin troppo semplicistica aiuta nel presentare un nuovo inizio per un’ipotetica nuova saga incentrata sul male misterioso sepolto e quello che sta rinascendo ai giorni nostri. Prepariamoci ad un secondo episodio in cui l’incarnazione del Dio della Morte se la dovrà vedere col Presidente degli Stati Uniti e i terroristi dell’Isis.
Se ogni morte é una rinascita, questo é l’intento del reboot, ripresentare il brand attualizzandolo ai tempi che cambiano senza eccessivi orpelli moralistici di propaganda.
Complessivamente “La Mummia” fa il suo dovere, intrattiene per quasi due ore senza infastidire, con toni a tratti goliardici senza troppe esagerazioni.
“La Mummia” di Alex Kurtzman con Tom Cruise uscirà nelle sale italiane dal 8 giugno 2017, distribuito da Universal Pictures Italia.
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