Recensione di El Oasis, spin-off di Vis a Vis: Il Prezzo del Riscatto
Abbiamo visto Vis a vis: El Oasis, spin off della serie Vis a vis – Il prezzo del riscatto. Questa la nostra recensione.
Vis a vis: El Oasis, disponibile su Netflix a partire dal 31 luglio scorso, è una serie TV spagnola voluta dagli autori per dare la giusta conclusione a Vis a vis – Il Prezzo del riscatto, in cui abbiamo seguito le vicissitudine di un gruppo di detenute, tra le quali la fredda e determinata Zulema Zahir e la più ingenua, almeno inizialmente, Macarena Ferreiro Molina.
È proprio su questi due personaggi che lo show si concentra – seguendo le loro vite successivamente agli accadimenti visti nella serie principale – esplorando il loro rapporto estremamente complesso e particolare: Macarena e Zulema si amano e si odiano, si rispettano e si disprezzano.
Possiamo definire queste due donne, senza dubbio grandi rappresentanti del Girl Power, le due facce di una stessa medaglia in continuo contrasto tra loro, le quali, in qualche modo, tendono a compensarsi in un rapporto che possiamo definire simbiotico e, nello stesso tempo, controverso, burrascoso e dicotomico. Un rapporto comunque caratterizzato da una sorta di fenomeno osmotico che tende a bilanciare i loro elementi caratteriali attraverso un processo interrottosi tragicamente prima che potesse completarsi.
La recitazione è in generale di buon livello. In particolare Maggie Civantos e Najwa Nimri, rispettivamente le interpreti di Macarena e Zulema, riescono a dare credibilità ai propri personaggi attraverso una interpretazione magistrale, anche se l’attrice che veste i panni di Zulema, attraverso la sua estrema bravura offusca in qualche modo la sua compagna di avventure. Emozionante risulta, inoltre, il cameo in cui una intensa Alba Fores riveste nuovamente i panni dellla gitana Saray Vargas de Jesús.
La regia è puntigliosa e attenta, riuscendo agevolmente a districarsi in una complessa narrazione che, più volte, si sviluppa in piani temporali diversi, usando e giocando sapientemente con flashback e flashforward. Una menzione speciale va fatta alla colonna sonora assolutamente azzeccata e magistralmente incardinata.
Alcune cose, però, fanno storcere il naso, note stonate che nulla danno allo sviluppo della storia, inserite probabilmente al solo scopo di poter “resuscitare” ambigui personaggi del passato di cui effettivamente non si sentiva la mancanza, puntando così sul sentimento di nostalgia da parte dello spettatore. In particolare ci riferiamo alla sottotrama che segue una controversa famiglia, anch’essa ospite dell’Hotel “El Oasis”, e alle vicende legate alla proprietaria della struttura.
In conclusione Vis a Vis: El Oasis ha saputo chiudere degnamente le vicende che abbiamo potuto seguire in Vis a vis – Il prezzo del riscatto, dando giusto spessore a Macarena e Zulema, fonti pricipali dell’energia che ha originato una potente Onda Gialla capace di travolgere ed emozionare un gran numero di spettatori nel mondo.
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