Questa notte abbiamo finalmente terminato la visione dell’intera prima stagione di The Defenders, la serie/crossover realizzata in collaborazione tra Netflix e Marvel. Per la rubrica Il Mondo delle Serie Tv vi offriamo quindi la nostra recensione.
La prima “cosiddetta” Fase 1 dell’universo televisivo Marvel/Netflix si è conclusa, la tanto attesa super reunion di Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist è arrivata, ma vediamo insieme cosa ha funzionato e cosa assolutamente no.
Partiamo dal numero degli episodi, solo 8 invece dei canonici 13, questa rappresenta una scelta intelligente che ha finito per rendere più scorrevole la visione, assottigliando così i momenti morti delle più classiche stagioni medio-lunghe. Ma non pensate che The Defenders non comprenda momenti veramente noiosi. Per il colosso Netflix i tempi in cui la serie Daredevil veniva considerata dalla critica una delle sorprese positive del genere supereroistico in tv sembrano purtroppo lontani, fortunatamente però The Defenders riesce a far dimenticare la noiosità di Iron Fist e Luke Cage, il che non è un male.
Il ritmo sceneggiativo scelto da Douglas Petrie e Marco Ramirez è pressochè altalenante, ed i continui salti narrativi inseriti nei primi 3/4 episodi snervano, e non poco. Il lavoro svolto sui vari protagonisti e su quelle che dovrebbero essere le basi di future collaborazioni (seconda stagione di The Defenders?) è interessante, anche se forse talvolta risulta quasi sforzato, così come alcuni dialoghi su cui i protagonisti si soffermano.
L’azione non manca, ciò che invece rimane ancora un miraggio è il livello di qualità raggiunto dalle due stagioni di Daredevil, in cui la bellezza di alcuni corpo a corpo fa venire la pelle d’oca, quanto realistica. L’introduzione del villain di turno, ovviamente non entriamo nei particolari per non spoilerare troppo, non convince fino in fondo, ma sappiamo quanto Marvel Studios (e qui anche Marvel Television) soffrano su questo aspetto. Sulla gestione dei tantissimi personaggi secondari nutriamo emozioni discordanti. Troppi i cammei, e talvolta anche inutili.
Sul cast pensiamo che la qualità complessiva non fa altro che accrescere la nostra convinzione che la distanza tra cinema e televisione sta via via assottigliandosi. Le ottime interpretazioni di attori come Charlie Cox, Elodie Yung, Jessica Henwick e Finn Jones rendono i loro personaggi più realistici, così come la presenza di un’icona sacra di Hollywood quali Sigourney Weaver sprigiona grazia ed irradia di luce propria l’intero cast. Il discorso, purtroppo, risulta diametralmente opposto per Mike Colter e Krysten Ritter, in tal proposito le uniche note stonate.
In definitiva possiamo asserire che The Defenders non raggiunge gli standard qualitativi raggiunti dalle prime due stagioni di Daredevil, ne tanto meno quello di Jessica Jones, ma riesce comunque a tenere alta la bandiera delle serie Netflix/Marvel. Ora l’attesa diventa altissima per The Punisher, anche perchè il lavoro svolto da Jon Bernthal in Daredevil 2 è stato straordinario.
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