The Idol recensione

[Recensione] The idol di Hany Abu-Assad: superare i confini per raggiungere la felicità

Presentato fuori concorso al Torino Film Festival arriva nelle sale italiane “The Idol”, l’ultimo lavoro del regista palestinese Hany Abu-Assad sul rocambolesco viaggio del giovane Mohammed Assaf, che nel 2013 ha conquistato il cuore degli arabi con la sua voce.

the idolTutti i bambini hanno un sogno, Mohammed e sua sorella Nour sperano di poter riuscire a suonare all’Opera Hall del Cairo, e sin da bambini cercano di coltivare la loro passione tra le strade di una Gaza distrutta dai bombardamenti. Mohammed ha un dono, possiede una voce armoniosa che regala serenità a chi l’ascolta.
Il loro sogno purtroppo rimarrà tale, il caso e la continua lotta alla sopravvivenza a Gaza li metterà a dura prova.

Seppur in apparenza sopraffatto dalle avversità che la vita gli presenta, Mohammed non perderà del tutto la speranza e proverà a realizzare il suo sogno partecipando al famoso talent musicale “Arab Idol”: il suo percorso è pieno di ostacoli, a partire dal luogo delle selezioni del programma, Il Cairo, difficile da raggiungere da quando hanno chiuso i confini, ma il desiderio di realizzare il proprio sogno gli regalerà un’inimmaginabile forza.
La storia di Mohammed Assaf ha ridato speranza ad un popolo che lotta ogni giorno contro la distruzione e che ha visto in questo ragazzo dalla voce cristallina la voglia di continuare a sognare, di credere in se stessi, perché solo avendo consapevolezza della propria forza ci si può armare per superare qualsiasi barriera.

the idolHany Abu-Assad porta in scena la vita di questo giovane coraggioso che ha oltrepassato i confini rischiando la vita pur di partecipare (e vincere) ad un programma televisivo in cui la sua arma -la sua voce- e la sua storia hanno sorpreso e unito una nazione; il regista prova a trasmetterci la spensieratezza dei fratellini Assaf ma anche l’oppressione che si percepisce tra le strade di Gaza, senza dimenticare le difficoltà che Mohammed ha dovuto affrontare lungo il suo cammino verso Il Cairo. Predilige una regia lineare, aiutato da una fotografia dualistica caratterizzata da colori vivaci ed estremamente luminosi per la rappresentare l’atmosfera giocosa dell’infanzia dei due fratelli che ben si contrappone ai colori freddi e cupi della pressione adulta.

Strizza quasi al sentimentalismo nelle scene finali in cui sceglie l’alternanza della realtà cinematografica alla realtà vissuta durante la finale di Arab Idol con le inquadrature televisive e delle piazze dove confluirono gli abitanti palestinesi per tifare il proprio eroe.

Il nostro parere: 7-

Sarà quasi impossibile durante la visione di The Idol non fare il tifo per Mohammed, anche se il destino gli ha mostrato delle brutte carte lui non si arrende, non perde la speranza e continua a cantare per la giusta causa. Una storia vera che ricorda quanto sia importante credere in se stessi.

Vi invitiamo a recarvi al cinema dal 14 aprile e sognare con la voce di Mohammed Assaf in “The Idol” di Hany Aby-Assad, distribuito da Adler Enterteinment.


Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.