Recensione The Titan, lo sci-fi distribuito su Netflix
Nella giornata odierna il thriller fantascientifico dal titolo The Titan è stato finalmente inserito nell’immenso catalogo Netflix, e noi siamo lieti di presentarvi la nostra recensione.
The Titan è un film del 2018 diretto dall’esordiente Lennart Ruff, su una sceneggiatura è stata firmata da Max Hurwitz e Arash Amel. Il cast propone nomi di buon livello come Sam Worthington, Tom Wilkinson, Taylor Schilling e Nathalie Emmanuel.
La Terra è oramai sempre più invibile. Le guerre, la sovrappopolazione e la natura stessa minaccia l’esistenza dell’umanità, l’unica salvezza resta quindi la colonizzazione di Titanio, una delle lune di Saturno. Attraverso un esperimento segreto gestito dal governo degli Stati Uniti d’America, alcuni veterani di guerra vengono sottoposti ad un trattamento sperimentale atto a forzare l’evoluzione umana. L’obiettivo è quello di mutare la struttura cellulare dei volontari per permettere la sopravvivenza su Titanio. Ma ovviamente quando si gioca a fare Dio va sempre qualcosa storto.
Reduce dagli esperimenti poco riusciti ottenuti con Mute e Altered Carbon, il colosso dello streaming Netflix con The Titan torna al mondo della fantascienza, ma questa volta lo fa replicando la stessa mossa attuata con film come The Cloverfield Paradox e Annientamento, ovvero distribuendo prodotti già confezionati, acquisiti a suon di milioni di dollari.
L’idea alla base della storia di The Titan è certamente interessante – quasi originale – ma nonostante ciò è difficile non storcere il naso guardando il risultato finale. A tradire il regista Lennart Ruff non può che essere la sua mancanza di esperienza, la sua regia risulta difatti priva di personalità e mai incisiva. Con una storia potenzialmente forte come quella di The Titan si poteva – e si doveva – osare di più, ma le colpe non vanno di certo addossate solo a Ruff. La sceneggiatura non gode del giusto ritmo, il racconto degli eventi è lento, quasi compassato, e la confusione nel finale regna. Cos’altro aggiungere?
Gli effetti visivi non possono di certo essere paragonati ai grandi blockbusters hollywoodiani, ma per come sono utilizzati danno risultati sorprendenti, merito qui della produzione, la quale sembra scegliere con cura cosa mostrare al pubblico e cosa evitare per tenere un basso profilo, ma di qualità. Una discreta fotografia, scenografie minimal e locations mozzafiato accompagnano infine lo spettatore nel giusto contesto visivo.
Il cast, come già accennato, è di discreta qualità. Sam Worthington ha dimostrato in passato di avere del potenziale, ma per alcune scelte lavorative sbagliate è finito per diventare una stella mancata; in The Titan continua a dimostrare di poter dare di più, ma il tutto è reso vano da un copione tutt’altro che esaltante. Taylor Schilling è la vera protagonista della pellicola, la sua recitazione è pulita, e regala buoni sprazzi di recitazione. La vera stella è però Tom Wilkinson, attore carismatico e talentuoso; il suo ruolo è ben caratterizzato – anche se estremamente stereotipato – e lui lo porta in scena alla perfezione.
The Titan è la dimostrazione che le idee ad Hollywood possono ancora essere originali, ma anche che tali idee per trasformarsi in un successo hanno bisogno di essere affidate nelle mani di filmmakers capaci e carismatici. Tante buone premesse, e poco buoni risultati. Peccato!
The Titan è attualmente distribuito sul catalogo Netflix, per dare uno sguardo al trailer cliccate qui.
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.