Anche la morte ha un prezzo. Questo potrebbe essere il primo pensiero dopo aver appreso la notizia che vede la Disney destinataria di un risarcimento di 50 milioni di dollari per la morte di Carrie Fisher, avvenuta a causa di un infarto il 27 dicembre.
Nello specifico, la Disney aveva stipulato una polizza secondo la quale avrebbe intascato la somma di 50 milioni di dollari – una sorta di “protezione” – nel caso la Fisher non avesse completato la trilogia, cosa che purtroppo è accaduta, anche se l’attrice è riuscita a ultimare le sue scene di Star Wars: Episodio VIII in uscita a Natale, ma non riuscendo a comparire nell’Episodio IX.
A qualcuno, una notizia del genere potrebbe sembrare cinismo puro, ma è così che funziona Hollywood. In relazione a ciò, poi, c’è anche la questione su come riusciranno i produttori a portare avanti il personaggio della Principessa Leila (CGI o totale uscita di scena?), ma su questo seguiranno aggiornamenti.
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