Dal Festival di Cannes arriva la commedia di Nicolas Bedos, La Belle Époque. Vi presentiamo la nostra recensione.
Victor (Daniel Auteuil) è un uomo all’antica che odia il presente digitale. Quando un eccentrico imprenditore (Guillaume Canet), grazie all’uso di scenografie cinematografiche, comparse e un po’ di trucchi di scena, gli propone di rivivere il giorno più bello della sua vita. Sceglie di tornare al 16 maggio del 1974: il giorno in cui in un café di Lione ha incontrato la donna della sua vita, la bellissima Marianne (Fanny Ardant).
Due mondi che si scontrano: il passato che non vuole aggiornarsi e un presente che assorbe quanti più evoluzioni la tecnologia ci fa scoprire. Victor e Marianne sembrano due rette che mai si incontreranno, eppure in passato confluivano l’uno nell’altra. Per far ritrovar a Victor la passione e la creatività -negli anni ’80 è stato un famosissimo fumettista- entra in scena il figlio Maxime (Michaël Cohen) che, con un amico regala al padre un viaggio nel tempo. Nel 1974 non solo conosce l’amore della sua vita, inizia ad esplorare il suo io, i suoi disegni prendono vita con assoluta naturalezza. È felice, ha 25 anni, è testimone di cambiamenti della società francese ma, sopratutto inizia la sua vita con la sua anima gemella.
Nicolas Berdos porta in scena un racconto intimo, tentando quasi a setacciare come una seduta di psicoanalisi i problemi di coppia. Partendo dalle difficoltà in una relazione quarantennale, prova a esplorare e abbattere i blocchi comunicativi tra le persone cercando una soluzione per ritornare al momento di massima felicità. Un nostalgico cronico che rinnega il digitale non può continuare a condividere la propria vita con chi si nutre di innovazione e sperimentazione.
Il regista francese attraverso i suoi personaggi ironizza molto sulle nuove forme della tecnologia, condividendo quasi in toto il punto di vista di Victor. Una critica alla società attuale? Può essere, ma non si può unicamente vivere di rimpianti nostalgici, non ci si può rimanere ancora nella propria ossessione. Bisogna superare le contraddizioni confrontandosi, ricordandosi i momenti felici per poter affrontare quelli più amari.
La nostalgia guida i suoi personaggi nel futuro attraverso uno stile ironico e pungente, tipico della commedia dolceamara francese.
“La Belle Époque” di Nicolas Bedos uscirà nelle sale italiane il prossimo 7 novembre, distribuito da I Wonder Pictures.
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