Roma Web Fest 2016 – Quando gli youtubers diventano imprenditori di se stessi
Prendono il via le iniziative legate alla quarta edizione del Roma Web Fest, diretto da Janet De Nardis, ospitata nuovamente all’interno delle sale del MaXXi dove é accorso un folto pubblico che ha cercato di dividersi tra le proiezioni delle webserie finaliste e gli interessantissimi incontri con esperti della comunicazione e dell’audiovisivo.
Questa prima giornata della kermesse ha messo al centro dell’attenzione la figura dello Youtuber, personaggio temuto ed amato contemporaneamente, e proprio alcuni esponenti di questa categoria hanno preso parola per far comprendere meglio il loro lavoro, perché ormai di questo si tratta. Si é discusso con Daniele Doesn’t Matter (Daniele Selvitella) quali sono i trucchi per far diventare un video virale, mentre con Cane Secco (Matteo Bruno) si é chiacchierato su cosa significa per un (ex) youtuber lavorare con un brand.
Daniele e Matteo sono attivi sul web da diversi anni, potremmo definirli oramai dei veterani e degli attenti conoscitori del linguaggio della comunicazione tramite un social network come youtube che, in realtà non li ha resi dei nababbi ma gli ha permesso di ricevere diverse offerte di collaborazione.
Gli Youtubers non sono più dei ragazzini inesperti che si mettono davanti ad una telecamera, sono cresciuti e si affidano ad agenzie che si occupano delle loro questioni burocratiche negli accordi di collaborazione con i brands, fanno squadra con altri Youtubers con cui si scambiano idee ed opinioni per migliorare il proprio prodotto.
La passione e la creatività continuano ad essere alla base di quello che condividono con il loro pubblico, senza quella non potrebbero lavorare, ma hanno imparato a curare ciò che offrono nei particolari, senza lasciar nulla al caso, sono attenti ai commenti dei loro followers che sentono molto vicini anche quando li criticano perché come ha fatto notare ViolettaRocks:
“gli haters sono utili se criticano in maniera costruttiva, bisogna sempre riuscire a rispondergli in maniera educata, ti aiutano a migliorare”
Dal 2013 la Fondazione per la Sussidarietà ha svolto un’accurata ricerca per il Focus in media con il supporto di Sky Italia cercando di capire in maniera scientifica cosa significa essere dei creativi nel nuovo sistema mediale, intervistando diversi giovani creativi che scelgono Youtube per diffondere i loro video che sono diventati il frutto di un processo creativo autogestito.
All’interno del panel “Youtube Content Creators” moderato dai docenti dell’Università La Sapienza di Roma, Alberto Marinelli e Romana Andò, curatori della ricerca per il Focus in media si é parlato anche del lavoro di sperimentazione che ha svolto la Indigo Film.
Nel 2013, per la prima volta la casa di produzione Indigo Film ha realizzato una webserie, scegliendo di affidare l’azzardato progetto al loro fidato sceneggiatore e regista Ivan Cotroneo che ha creato “Una mamma imperfetta“.
Come ha spiegato Elisabetta Pieretto, responsabile comunicazione di Indigo Film, il loro azzardo é stato quello di entrare nel mondo web seriale pensando al prodotto con gli stessi meccanismi con cui pensano ad un film, infatti la webserie é stata realizzata con un alto budget -degno di un lungometraggio- e si é scelto di trasmetterla su un portale editoriale Corriere.it dove ha registrato nel corso della messa in rete più di 1 milione di followers, mentre non é riuscita a registrare numeri migliori quando é migrata sul mezzo tradizionale, ossia Rai2 dove ha registrato a malapena il 4% di audience.
Il voler arrivare sulla rete televisiva é un elemento in comune nella maggiorparte di questi creativi web, aspirano ad avere un passaggio sul media tradizionale come se la televisione e il cinema rappresentassero il loro coronamento, ma finora chi ci ha provato ha miseramente fallito.
Durante questa prima giornata di lavori del Roma Web Fest non sono mancati gli incontri di mercati tra produttori e filmmakers, e il confronto con il mercato internazionale in cui ci si é confrontati sui metodi di finanziamento di prodotti webseriali.
Una delle novità dell’edizione di quest’anno é la stretta collaborazione instauratasi con Sky Atlantic, rete ampiamente aperta alle novità creative contemporanee, e si é presentata fisicamente al pubblico attraverso gli interventi del suo responsabile Antonio Visca, che ha presentato in anteprima il pilot di “Westworld“, la nuova serie HBO firmata J.J.Abrams che sarà trasmessa su Sky Atlantic il 3 ottobre (alle 3:00 in contemporanea con la messa in onda statunitense).
Il Roma Web Fest continua ad offrirsi come vetrina dei nuovi formati dell’audiovisivo, presentando all’interno di ogni giornata 4 anteprime di webserie da non perdere, come:
- “BringeLove” prodotta dal portale ScreenWeek.it e che andrà in rete dal 3 ottobre ogni lunedì. Una sketch comedy sull’amore ai tempi del bingewatching con ViolettaRocks e Tiko.
- “3U-La notte dell’uomo” ispirato al romanzo di Andrea Conti “Tre uomini”, e realizzato da un gruppo di giovani talenti di Rimini.
- “Angelo-Una Storia Vera” prodotta da L’Alveare Cinema e Rai con il sostegno di Apulia Film Commission é la storia di Angelo, un ragazzo che sta cercando di uscire dal carcere minorile e rifarsi una vita ma il suo passato é sempre in agguato. Una storia vera, realizzata all’interno del Carcere Minorile di Lecce e che sarà disponibile sul portale RaiPlay.
- “Fabbrica” é frutto del progetto di tesi di alcuni studenti dello IED di Roma in collaborazione con il Teatro dell’Opera, dove hanno effettuato le riprese, seguendo il programma internazionale Young Artist Program dove artisti di diversi Paesi confluiscono a Roma per un periodo di formazione. I ragazzi dello IED hanno realizzato una docuseries di questo programma provando a far respirare tutte le emozioni che percepiscono i ragazzi partecipanti.
Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti sul Roma Web Fest che si sta svolgendo al MaXXi di Roma fino a domenica 2 ottobre.
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