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[RomaFF11] La recensione di Manchester By the Sea – Uno struggente viaggio famigliare con Casey Affleck

Kenneth Lonergan arriva alla Festa del Cinema di Roma presentando all’interno della selezione ufficiale il suo terzo lungometraggio  “Manchester by the sea”, un film struggente ed intenso con al centro della narrazione sofferente rielaborazione di un lutto, ha il sapore rievocativo di un’opera teatrale con silenzio e ironia ben calibrati.

manchester-by-the-sea1Lee Chandler (Casey Affleck) é un “aggiusta tutto” di Boston, non riesce sempre ad essere gentile con i condomini che chiedono il suo intervento eppure tra un botta e risposta riesce sempre a tamponare il danno, ma un giorno é costretto a tornare a Manchester, dove deve affrontare la scomparsa del fratello maggiore (Kyle Chandler) e lo attendono i fantasmi del passato.

Deve occuparsi di suo nipote Patrick (Lucas Hedges), un adolescente che apparentemente sembra cavarsela anche senza l’aiuto dello zio Lee, si sente quasi soffocare una città in cui ritornava solo quando suo fratello Joe veniva ricoverato in ospedale, il passato lo turba ogni secondo della sua permanenza, ma deve farsi forza per tutelare la volontà del fratello scomparso.

Lee barcolla nella sua sopravvivenza, si percepisce anche nella sua ironia che qualcosa non va, che le ferite intime sono così profonde che prova a sopprimerle con cinismo. Avere la tutela di Patrick significa ritornare a vestire i panni di padre, e questo lo terrorizza, teme di sbagliare come in passato, prova in tutti i modi di cedere la tutela all’amico del fratello George (C.J.Wilson).

manchester-by-the-sea2Incontrare l’ex moglie Randi (Michelle Williams) non farà altro che far riemergere i demoni del suo passato, i sensi di colpa che lo hanno logorato nel corso degli anni e lo hanno fatto fuggire dalla cittadina del Massachussets, ma allo stesso tempo lo aiuteranno a ricevere quel perdono di cui aveva bisogno per poter andare avanti seppur ancora col cuore frantumato.

Kenneth Lonergan intraprende un viaggio all’interno della sofferenza umana attraverso una seconda chance offerta da un nuovo dolore, utilizzato come riscatto morale per rielaborare il lutto passato e farsi carico per ricostruire il futuro di chi é rimasto. Non si tira indietro quando il fratello ha bisogno di lui, seppur questo gli costi riaffacciarsi con un passato lacerante, che continua a fargli paura e a farlo sentire responsabile, proprio per questo non riuscirà a sentirsi responsabile del nipote e preferisce recitar la parte dell’amico.

Il nostro parere: 8

Un quadro struggente, intimo, in cui Casey Affleck regala un interpretazione sofferta ma necessaria per rendere insofferente e cupo il suo personaggio. La sua vita é distrutta, il suo cuore frantumato in mille pezzetti, ma nessuno può aggiustarlo se non lui andando avanti, e continua a farlo a modo suo, ignorando quel che stato per aggiustare le perdite dei bagni altrui.

 

“Manchester by the Sea” di Kenneth Lonergan esce nelle sale italiane il 16 febbraio, distribuito da Universal Pictures Italia.


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