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[RomaFF13] Recensione Beautiful Boy, con Steve Carell e Timothée Chalamet

Esistono storie che meritano di essere raccontate sul grande schermo, é questo il caso di Beautiful Boy di Felix Van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet. Questa è la nostra recensione.

Presentato al London Film Festival, arriva in anteprima nazionale a Roma il primo film in lingua inglese del regista belga Felix Van Groeningen, candidato agli Oscar per il suo Alabama Monroe, e come il suo precedente il regista ci trascina in un vortice di emozioni.

In “Beautiful Boy” é la prima volta che il regista si trova a lavorare su una storia scritta non principalmente da lui ma, sopratutto, una storia ispirata a vicende realmente accadute e potendo attingere dai suoi protagonisti in carne ed ossa. La sceneggiatura di Luke Davies é ispirata dalle autobiografie scritte da David Sheff (Beautiful Boy) e suo figlio Nic (Tweak) pubblicate nel 2008.

Il film descrive il percorso autodistruttivo di Nic Sheff (Timothéé Chamalet) che sin dalla tenera età inizia a provare e a diventare dipendente dalle più svariate droghe. Suo padre, David (Steve Carell) é un giornalista freelance che non gli ha mai fatto mancare il suo affetto e il suo sostegno, e non riesce a spiegarsi come il suo adorabile bambino sia giunto a star così male. Il travagliato percorso di Nic verso la sua disintossicazione dura diversi anni e svariate ricadute che mettono in crisi non solo il ragazzo ma anche l’intero suo nucleo familiare. 

La paura più grande di un genitore é quella di veder soffrire il proprio figlio e di non aver le armi adeguate per poterlo aiutare, é questo il caso di David Sheff che, abituato per lavoro ad avere tutto sotto controllo, viene assorbito completamente dall’obiettivo di trovare un metodo efficace per salvare il bambino che ha cresciuto e che continua ad amare. Assistiamo inermi alla distruzione fisica e caratteriale di un ragazzo che sembrerebbe non aver nulla da invidiare, ha una famiglia che lo ama, viene accettato da 6 college, eppure -come lui stesso ammette- si rovina con le sue stesse mani.

Beautiful Boy é una trappola emotiva anche per chi non ha la lacrima facile, ottima l’interpretazione di Steve Carell che riesce ad essere padrone della scena anche in un ruolo drammatico e sofferto. Il giovane Timothée Chamalet non ci regala una delle sue migliori interpretazioni, si perde un po’ troppe smorfiette, ma riesce ugualmente a mostrarci il tornado di sofferenza del suo personaggio.

Beautiful boydi Felix Van Groeningen sarà visibile a partire dal 13 giugno nelle sale italiane, distribuito da 01 Distribuition



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