Nell’ambito delle rubriche “Sci-Fi World” e “Indie Movie Star“, la prima dedicata alla fantascienza e l’ultima all’affascinante mondo delle produzioni indipendenti, oggi vi vogliamo parlare di Star Trek Continues, una delle webserie distribuite gratuitamente in internet che più si avvicina all’originale universo creato da Gene Roddenberry.
Star Trek Continues, la cui realizzazione è stata finanziata anche attraverso il crowdfunding, è composta sino ad adesso da 7 episodi della durata di circa 50 minuti ciascuno e di 3 cortometraggi:
nº | Titolo originale | Data distribuzione |
---|---|---|
Cortometraggio 1 | Turnabout Intruder | 31 luglio 2012 |
Cortometraggio 2 | You’Vede Got the Conn | 30 settembre 2012 |
Cortometraggio 3 | Happy Birthday, Scott | 30 novembre 2012 |
Episodio 1 | Pilgrim of Eternity | 22 maggio 2013 |
Episodio 2 | Lolani | 8 febbraio 2014 |
Episodio 3 | Fairest Of Them All | 12 giugno 2014 |
Episodio 4 | The White Iris | 29 maggio 2015 |
Episodio 5 | Divided We Stand | 26 settembre 2015 |
Episodio 6 | Come Not Between the Dragons | 28 maggio 2016 |
Episodio 7 | Embracing the Winds | 3 settembre 2016 |
questo però non è l’unico prodotto indipendente ispirato alla saga sci-fi che da poco ha compiuto 50 anni, infatti tanti sono i lungometraggi sino ad adesso online e certamente ricorderete il nostro articolo riguardante la lunga diatriba tra la”Axanar Production” ed il colosso CBS/Paramount, ma tantissime sono soprattutto le webserie:
- Starship Exeter
- Starship Farragut
- Star Trek Continues
- Star Trek: Dark Armada
- Star Trek: Hidden Frontier
- Star Trek: Intrepid
- Star Trek: Odyssey
- Star Trek: Phase II
- Star Trek: Phoenix
- Blood of Tiberius: A Star Trek Fan Production
tutte ambientate in diversi periodi temporali della timeline classica, molte bisogna purtroppo dire di scarsa qualità e poco interessanti. Solo due, inoltre, hanno la prerogativa di seguire le vicende dal termine dell’ultimo episodio della TOS, sto parlando esattamente di Star Trek Phase II e Star Trek Continues, sicuramente le meglio realizzate e dai contenuti sicuramente più interessanti.
Ora inizieremo ad analizzare in maniera più approfondita Star Trek Continues, proponendovi anche i singoli episodi in cadenza settimanale, sperando di fare cosa gradita.
La serie nasce nel 2012, per volere di un certo Vic Mignogna come il giusto e dovuto seguito della serie originale Star Trek (1966-1969), iniziando proprio dal momento in cui la TOS viene interrotta e cioè dal quarto anno della “missione quinquennale” della USS Enterprise NCC 1701. Lo scopo di Vic Mignogna è appunto quello di colmare il buco narrativo esistente dall’ultimo episodio della serie classica al primo capitolo cinematografico della saga.
Già dal primo episodio di questa serie alternativa intitolato “Pilgrim of Eternity” (Pellegrino dell’Eternità) e distribuito nel 2013, ritroviamo i nostri beniamini al completo:
- James T. Kirk (Vic Mignogna)
- Spock (Todd Haberkorn)
- Leonard McCoy (Larry Nemecek /Chuck Huber)
- Montgomery Scott (Chris Doohan)
- Uhura (Kim Stinger)
- Pavel Chekow (Wyatt Lenhart)
- Sulu (Grant Imahara)
questa la trama:
L’Enterprise è ferma nello spazio a causa di una anomalia dei motori, quando, all’interno dell’astronave, appare Apollo (il Dio Greco che cercò di schiavizzare ľequipaggio su Pollux IV in un episodio della serie originale), molto più vecchio e malato. Kirk dovrà decidere se salvarlo, lasciandolo su un pianeta abitato da una civiltà primitiva, o lasciarlo morire.
Alcune curiosità:
- L’attore che interpreta Apollo è Michael Forest, colui che interpretò il Dio Greco anche nell’episodio della Serie Classica intitolato “Dominati da Apollo“.
- Chris Doohan, l’interprete di Scotty è il figlio del più famoso James Doohan l’originale Montgomery Scott
Come potrete vedere già da “Pilgrim of Eternity”, le ricostruzioni dell’astronave, dei suoi interni, dei costumi, delle armi e delle ambientazioni esterne è maniacale, inoltre Mignogna ricorda notevolmente nelle espressioni e fisicamente il nostro amato William Shatner.
Ora, bando alle ciance, a voi la visione di “Pilgrim of Eternity”, con la possibilità dei sottotitoli anche in lingua italiana:
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