Da maggio è disponibile su Netflix il film See You Yesterday, diretto da Stefan Bristol, e prodotto da Spike Lee. Questa la recensione.
Tra i protagonisti del film, due sono i giovani e promettenti attori: Eden Duncan-Smith e Dante Crichlow, insieme alla partecipazione, seppur minima, del grande Michael J. Fox. Questa è la nostra recensione.
CJ e Sebastian sono due giovani promettenti afroamericani appassionati di fisica e matematica, in gara per vincere il primo premio della Fiera della Scienza. Insieme costruiscono due originali macchine del tempo in grado di farli viaggiare nel passato, riportandoli al giorno precedente. Il loro piccolo desiderio di vincere una borsa di studio e di contribuire al progresso dell’umanità diventa la metafora di un’intera classe sociale che ancora oggi lotta contro tutti quei pregiudizi che attanagliano la nazione più evoluta del pianeta: gli Stati Uniti d’America.
Il Commento
Il primo film da regista di Stefan Bristol promette bene: come il suo mentore (Spike Lee), anche il giovane regista costruisce il suo racconto su una storia fantascientifica, moralmente e civilmente impegnata. Nonostante la vicinanza di tema con il famoso film Ritorno al futuro, See You Yesterday riesce a trovare una sua indipendenza che si rivela nella scelta del regista di utilizzare la storia come una denuncia contro l’ingiustizia verso la discriminazione razziale. La lettura del film scorre su due binari paralleli e opposti: uno prettamente fantastico, l’altro più tragicamente vicino alla realtà, e la storia personale di C.J. ci appare avventurosa e contemporaneamente tragica.
Il focus della storia è un avvertimento tragico che porta alla luce tutta una serie di soprusi che la comunità afroamericana vive quotidianamente: l’inferiorità è la condizione in cui la società contemporanea ha relegato tutta quella fetta di popolazione che, come la storia ci insegna, nel corso dei secoli ha sempre dovuto combattere per la propria dignità.
Eden Duncan-Smith e Dante Crichlow riescono a dare vita a due personaggi bene delineati, portando avanti il film senza annoiare. I due attori riescono a rispecchiare, e dare immagine, ad un mondo che ha le sue regole e le sue leggi. A nostro avviso, C.J. e Sebastian sono due piccoli e moderni eroi, i quali hanno come simboli ll’amicizia e la voglia di giustizia.
Il film di Stefan Bristol è un buon punto di partenza per un regista alle prime armi, che ha come modello un grande creatore del cinema di denuncia e per questo motivo ci aspettiamo grandi progetti.
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