SeeYouSound – Recensione di Ryuichi Sakamoto: Coda, di Stephen Nomura Shible
Ryuichi Sakamoto: Coda è un documentario diretto da Stephen Nomura Shible e presentato durante l’edizione 2018 del SeeYouSound Festival, nella sezione Into the groove.
Il documentario racconta 5 anni di vita del famoso compositore, dal suo interesse per l’ambiente alla scoperta di un tumore maligno nella gola, dalle sue opere ai suoi viaggi intorno al mondo.
Sakamoto è noto soprattutto per il suo ruolo di compositore, vedi gli eccellenti lavori fatti su pellicole quali L’ultimo imperatore, Revenant – Redivivo e Il te nel deserto. E’ anche stato attore, soprattutto nel film cult Furyo con David Bowie, ma è anche un compositore a tutto tondo e, soprattutto, un cultore del suono in sè e della bellezza del esso può portare.
Quindi lo vediamo scoprire e cercare, come un archeologo, suoni strani, primordiali, essenziali, per carpirne i segreti e la bellezza. Il documentario scava un po’ in profondità quando Sakamoto ci parla del suo tumore, della terapia che sta seguendo, degli accorgimenti per tenere la bocca pulita ma è uno strappo insolito ad un film che si mantiene ancorato prettamente alla vita artistica del compositore.
Il film, quindi, non ci racconta nulla dell’intimità dell’artista, egli, difatti, appare sempre solo, senza un affetto, senza nessuno in casa, probabilmente per la nota ritrosia dei giapponesi nell’esibire la propria privacy. Molto bello lo spazio dedicato ai suoi lavori per il cinema, con immagini dei film accompagnati dalla sua superba musica.
Il documentario Ryuichi Sakamoto: Coda è un film dedicato esclusivamente ai cultori dell’artista giapponese e a livello filmico non aggiunge molto al panorama cinematografico. Interessante, un po’ lungo e a tratti noioso ma, comunque, meritevole di essere visto. Il film è passato anche durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Ecco il trailer del film.
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