Spider-Man: No Way Home – Recensione del nuovo film Marvel Studios
Spider-Man: No Way Home è il nuovo film Marvel Studios realizzato in collaborazione con Sony Pictures, con Tom Holland ancora nei panni del celebre supereroe. Questa è la recensione.
Il film è stato diretto da Jon Watts, già in cabina di regia dei precedenti due capitoli (Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home), mentre il cast capitanato da Tom Holland ha visto tra gli altri la presenza di Zendaya, Benedict Cumberbatch, Jamie Foxx, Willem Dafoe e Alfred Molina.
TRAMA: Gli eventi di Far From Home hanno portato Mysterio (Jake Gyllenhaal) a svelare al mondo intero l’identità segreta di Spider-Man. Il giovane Peter Parker (Tom Holland), intento a trovare una soluzione a questa improvvisa popolarità, si rivolge a Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), la cui soluzione magica provoca però uno strappo nel Multiverso portanto nel nostro universo alcuni ospiti indesiderati.
REGIA E SCENEGGIATURA
Con Spider-Man: No Way Home si chiude la trilogia dell’Uomo Ragno iniziata nel lontano 2017, aprendo così alla possibilità di gettare le basi per un nuovo percorso del personaggio nel futuro del Marvel Cinematic Universe. A tal proposito, era lecito aspettarsi un finale con i fuochi d’artificio, dove lo spettacolo e le emozioni potessero prendere il sopravvento sul raziocigno per poi spingere Sony e Marvel a stringere nuovi accordi per dar vita a nuove avventure legate a questo stesso filone narrativo. Ed in effetti, Jon Watts ha forse superato le aspettative, andando ben oltre le più rosee previsioni dei due colossi dell’intrattenimento.
Come è chiaro che sia, è letteralmente impossibile parlare di Spider-Man: No Way Home è non incappare in pericolosi spoiler, pertanto credeteci sulla parola se vi diciamo che Jon Watts ha inserito sapientemente nel suo film un numero impressionante di easter eggs, alcuni di questi impreziositi da alcune sorprese più o meno attese.
Dal punto di vista registico, infatti, il nuovo Spider-Man movie è da considerare un film assolutamente completo. Dalla gestione dei tanti personaggi presenti nel film, alla messa in scena di alcuni dei momenti più toccanti (alla fine ne conteremo abbastanza), passando per l’attenta costruzione di sequenze volutamente dedicate ai milioni di fan del personaggio in giro per il mondo, Spider-Man: No Way Home rappresenta un’opera registica impressionante. Una buona dose di merito per questo successo va dato ai Marvel Studios, i quali hanno deciso di puntare su un regista sconosciuto (Jon Watts), ma capace di entrare nell’MCU in punta di piedi, e dimostrare film dopo film un talento immenso.
Alla fine Spider-Man: No Way Home non rappresenta solo un continuo amarcord per gli appassionati: ogni scelta narrativa è infatti incastrata in maniera perfetta in una storia capace di ammaliare anche lo spettatore meno avvezzo al genere cinecomics. Il risultato, a nostro avviso, è la realizzazione di uno dei migliori capitoli dell’immensa saga creata da Kevin Feige da Iron Man ad oggi.
CAST
Quando si parla di genere cinecomic si fatica a trovare motivi per apprezzare lo sforzo recitativo di attori che il più delle volte affidano l’azione alle controfigure e le sequenze più spettacolari alla computer grafica, ma fortuna vuole che non sempre vada in questo senso. Spider-Man: No Way Home, a tal proposito, regala alcuni spunti interessanti, a partire dal suo protagonista, un Tom Holland oramai lanciatissimo nel panorama hollywoodiano, e capace qui di offrire una prova maiuscola. Non ci sono motivi per criticare Holland, il suo Peter Parker è l’esatto emulo di un personaggio amato da milioni di persone dall’inizio delle sue avventure a fumetti.
Zendaya e Jacob Batalon sono spalle importanti per Holland, e riescono ad offrire una prova importante. Meno impressionante ma di caratura, a nostro avviso, quella di Benedict Cumberbatch, quasi in ombra rispetto al suo comprimario (Holland). Fanno scuola, invece, e non avevamo dubbi, i cosiddetti sempreverdi Willem Dafoe e Alfred Molina, le loro recitazioni sono difatti ispiranti. Ci sarebbe spazio per altre considerazioni… ma come sapete non amiamo qui lo spoiler.
EFFETTI VISIVI, FOTOGRAFIA E VARIE..
Un film come Spider-Man: No Way Home non poteva non contare su un comparto tecnico eccezionale. Gli effetti visivi sono la quintessenza della computer grafica: ogni inquadratura, sequenza d’azione o semplice dettaglio è curata con maniacale attenzione, ed il risultato è armonia pura, spettacolo per occhi… ed orecchie, a tal proposito, segnaliamo la presenza di una colonna sonora che sprigiona pura emoziona, tra l’altro ben incastrata all’interno della narrazione. Ma Spider-Man: No Way Home si regala anche una fotografia di qualità ed un montaggio impressionante, seppur difficile da gestire visti i numerosi eventi presenti nella trama.
CONCLUSIONE
A nostro avviso, e crediamo di averlo spiegato nel dettaglio con le nostre parole, Spider-Man: No Way Home è uno dei migliori capitoli del Marvel Cinematic Universe, e senza dubbio il miglior film mai realizzato sul celebre Arrampicamuri creato da Stan Lee. Ogni comparto produttivo è stato ottimamente gestito sin dall’annuncio della realizzazione, e forse questa è stata una delle armi vincenti del duo Marvel/Sony.
Il finale di Spider-Man: No Way Home apre ad infinite possibilità sul futuro del personaggio nel Marvel Cinematic Universe, e noi siamo certi che con Kevin Feige ed Amy Pascal il buon Spidey è saldamente in buone mani… a proposito, occhio alle due scene post-credits presenti al termine del film.
Spider-Man: No Way Home
Regista: Jon Watts
Data di creazione: 2021-12-17 00:37
4.5
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