Star Trek: Discovery 2 si connetterà al Kelvin Universe?
La seconda stagione di Star Trek: Discovery si sta avvicinando e, con il contagocce, la CBS sta omaggiando i fan con piccole anticipazioni o piccoli indizi riguardo quello che potrà essere l’andamento dello show.
Il trailer, rilasciato poco meno di due mesi fa, ha mostrato alcune scene e situazioni che hanno spinto a formulare ipotesi su come l’Enterprise potrà interagire con la Discovery, e quale potrà essere il suo effettivo ruolo, sulle implicazioni familiari ed emotive che potranno scaturire dal rapporto tra Burham, Spock e Sarek.
Il mese scorso abbiamo avuto l’annuncio che Ethan Peck vestirà i panni dell’iconico Spock, assente, almeno nella prima parte, perché alla ricerca della risoluzione di un mistero che va oltre lo “Spazio ed Il Tempo”, stiamo parlando delle sette esplosioni rosse distribuite su un arco di 30.000 anni luce, rilevate dai sensori dell’Enterprise, motivo per il quale il Capitano Pike ha preso il comando della Discovery.
I trekkie più attenti ricorderanno che nel primo film reboot del 2009, “Il Futuro Ha Inizio”, la Materia Rossa fu usata nel 2387 dall’Ambasciatore Spock, al fine di salvare il pianeta Romulus dall’esplosione di una supernova. Purtroppo il vulcaniano fallì nell’intento ed un buco nero, creatosi a seguito dell’utilizzo di questa Materia Rossa, risucchiò letteralmente Spock e la Narada, una nave Romulana comandata da Nero, proiettandoli in periodi diversi indietro nel tempo.
La Narada approderà nel passato esattamente il 22 marzo del 2233, giorno in cui nasceva J.T. Kirk e, com’è noto, distruggerà la USS Kelvin, provocando la morte di George kirk, padre del futuro Capitano dell’Enterprise, creando così una nuova linea temporale alternativa chiamata Kelvin Universe. L’Ambasciatore Spock arriverà invece circa 25 anni dopo.
Potrebbero le misteriose esplosioni essere legate agli effetti della Materia Rossa utilizzata dall’Ambasciatore Spock per impedire la distruzione di Romulus? Effetti che sappiamo essere in grado di superare le barriere dello Spazio e del Tempo.
Che sia un modo da parte degli autori di connettere il Prime Universe a quello Kelvin? Del resto lo showrunner Alex Kurtzman , il quale ha dichiarato che nella seconda stagione verrà chiarito il posto di Discovery nel canone di Star Trek, è stato co-sceneggiatore sia de “Il Futuro Ha Inizio” che di “Into Darkness”, le prime due pellicole ambientate nel Kelvin Universe.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che questa fantastica saga ci ha abituato a frequenti viaggi nel tempo e a diverse dimensioni non sempre parallele tra loro, capaci a volte di intersecarsi per interagire, compreso il Mirror Universe conosciuto sin dalla mitica TOS, il quale ha influenzato notevolmente tutta l’intera prima stagione di Discovery.
Certamente stiamo parlando solo teoricamente, speculando su ipotesi che potrebbero non concretizzarsi nell’andamento del nuovo show.
Le riprese della seconda stagione di Star Trek: Discovery sono iniziate il 17 aprile 2018 presso i Pinewood Toronto Studios in Canada, il produttore esecutivo è Alex Kurtzman, gli showrunner dei primi 5 episodi sono Gretchen Berg e Aaron Harberts, successivamente il ruolo di showrunner sarà assunto dallo stesso Alex Kurtzman.
Nel cast troviamo Sonequa Martin-Green, Michelle Yeoh, Doug Jones, Shazad Latif, Mary Chieffo, Kenneth Mitchell, Anthony Rapp, James Frain ed inoltre, quali new entry, Tig Notaro, Anson Mount, Alan Van Sprang, Rebecca Romijn ed Ethan Peck.
La prima stagione di Star Trek: Discovery è disponibile sul servizio streaming di Netflix, la seconda stagione sarà probabilmente composta da 13 episodi, ed andrà in onda negli Usa su CBS All Access, nel resto del mondo è Netflix a distribuirla
Fonte: comicbook
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