Il Sig. Spock sarà presente nella seconda stagione di Star Trek: Discovery. La notizia è stata data per la prima volta durante il San Diego Comic-Con, ma si tratterà dell’ufficiale scientifico vulcaniano che abbiamo imparato ad amare nella TOS?
A tal proposito lo showrunner Alex Kurtzman, in una intervista su TV Guide, ci ha regalato ulteriori dettagli riguardo l’apparizione del personaggio e su come potrà essere rappresentato nella nuova stagione, queste le sue dichiarazioni:
“Questo non è totalmente lo Spock che abbiamo conosciuto nella TOS, non si è ancora formato abbastanza per essere quello Spock. C’è una lunga storia su chi era Spock prima che diventasse lo Spock che è lo yin-yang per Kirk. Quello di cui sono così entusiasta è che abbiamo l’opportunità di presentare una versione di Spock che è del tutto coerente con Spock che tutti conoscono, ma molto, molto diversa, e sarà tutta legata al collegamento con il canone”.
Come noto, la presenza di Spock in Discovery sarà strettamente legata al personaggio di Michael Burnham. Kurtzman in precedenza ha riferito che nella seconda stagione capiremo il motivo per il quale il vulcaniano, in ogni sua apparizione nella saga di Star Trek, non ha mai parlato della sorella e, quindi, ci troveremo sicuramente di fronte a delle complesse dinamiche familiari. A tal proposito Kurtznam ha aggiunto:
“Certamente vedremo Spock e stiamo esplorando quelle dinamiche familiari. Vedremo molto tra di loro.”
Il produttore esecutivo Heather Kadin ha quindi proseguito:
“Penso che come ogni fratello o sorella, ci sia amore, ci sono molte cose in pentola, è così bello esplorare questa relazione, ci sono un sacco di cose difficili da approfondire”.
E’ inutile negarlo, molti di noi non vedono l’ora di poter assistere alla nuova stagione di Star Trek: Discovery, ma soprattutto, non vedono l’ora di poter assistere a questa nuova e speriamo non deludente interpretazione del Sig. Spock.
Le riprese della seconda stagione di Star Trek: Discovery sono iniziate il 17 aprile 2018 presso i Pinewood Toronto Studios in Canada, il produttore esecutivo è Alex Kurtzman, gli showrunner dei primi 5 episodi sono Gretchen Berg e Aaron Harberts, successivamente il ruolo di showrunner sarà assunto dallo stesso Alex Kurtzman.
Nel cast troviamo Sonequa Martin-Green, Michelle Yeoh, Doug Jones, Shazad Latif, Mary Chieffo, Anthony Rapp, James Frain ed inoltre, quali new entry, Tig Notaro, Anson Mount ed Alan Van Sprang, Rebecca Romijn.
La prima stagione di Star Trek: Discovery è disponibile sul servizio streaming di Netflix, la seconda stagione sarà probabilmente composta da 13 episodi, ed andrà in onda negli Usa su CBS All Access, nel resto del mondo è Netflix a distribuirla.
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Una serie ai limiti della decenza, atti osceni con storie omosessuali palesemente mostrate a un pubblico prettamente giovanile, cosa gravissima e di cattivo gusto, che insegnamento diamo ai nostri ragazzi? Dopo le prime puntate non l’ho più voluto vedere, è un indecenza.
Ma poi violenza gratuita in ogni dove, una storia raffazzonata con personaggi squallidi e incapaci di una sana recitazione, sembra più una recita scolastica di fine anno che una serie tv di prim’ordine.
Non ci sono collegamenti plausibili con le serie precedenti, solo tanta confusione, scene grottesche e personaggi con un livello empatico pari a zero.
Gene Rodenberry si starà rivoltando nella tomba, non gli rende certo onore.
Ma d’altronde rispecchia in pieno la decandenza della società moderna, ormai ripiombata in un secondo medioevo.
Sig. Caloggiero ognuno di noi ha il diritto di esprimere i propri giudizi e di vedere ciò che più gradisce, tralasciando ciò che può ritenere non adatto ai propri gusti. Star Trek: Discovery, proprio per la sua collocazione in un servizio Streaming, quindi non di libera visione ma legato ad un abbonamento, può permettersi di mostrare scene e situazioni che in un contesto diverso forse sarebbe stato opportuno non mostrare.
Lei, chiaramente, è responsabile dell’educazione dei suoi ragazzi e può decidere cosa è giusto che vedano, ma mi permetta di dissentire su una cosa, l’accostare storie omosessuali ad atti osceni e considerare Discovery come una serie ai limiti della decenza anche per questo non mi pare molto corretto.
Detto questo, la saluto cordialmente.
John Tag