Con l’episodio n° 10 di Star Trek Discovery, seconda è ultima parte di Terra Ferma, abbiamo assistito al sofferto addio dell’ex Imperatrice Philippa Georgiou.
Prima di partire con le nostre considerazioni va sottolineato con forza che questo doppio episodio di Star Trek Discovery 3 è da considerarsi in tutto e per tutto un prologo dello spin-off dedicato proprio al personaggio interpretato nella serie da Michelle Yeoh.
Nel precedente approfondimento abbiamo evidenziato di come in Star Trek Discovery, e in particolare nella stagione in corso, ci siano legami stretti con molte delle precedenti serie Trek, nonostante l’ambientazione in un futuro molto lontano rispetto alla originaria partenza.
Nello stesso articolo, inoltre, abbiamo anche voluto sottolineare che nella prima parte di Terra Ferma viene fatta una importante rivelazione mai stata fatta in precedenza: l’ammissione dell’esistenza del controverso Universo Alternativo creato da J.J. Abrams nel film reboot Star Trek: Il futuro ha inizio.
Un ulteriore legame con il passato qui esistente è dato dalla presenza del Guardiano dell’Eternità, una entità senziente a cavallo tra un essere vivente ed una macchina, un portale multidimensionale capace di trasportare chi lo attraversa nello spazio e nel tempo. Ricordiamo che il Guardiano dell’Eternità è apparso due sole volte in tutta la saga: nell’episodio classico Uccidere per amore e in Viaggio a ritroso nel tempo della TAS.
Perché troviamo questa entità incarnatasi in Carl? Il motivo è la nostra Philippa, la quale dovrà essere proiettata attraverso il portale nel suo passato. Un viaggio che potremo definire come una sorta di percorso di redenzione. Un viaggio non solo nel tempo e nello spazio, ma anche nel profondo del proprio io.
Ecco quindi che il MirrorVerse si trasforma in un purgatorio dantesco in cui Philippa si pente di tutti i suoi atti nefandi e, alla fine, muore non prima di aver cercato di trovare un modo migliore di regnare. Ma la sua morte avviene solo in uno dei tanti universi in cui ognuno di noi esiste nelle sue diverse incarnazioni.
Pertanto nei pressi del portale, pronta per la definitiva partenza, ritroviamo una Georgiou radicalmente cambiata, un nuovo personaggio o, forse, non nuovo perché più simile alla Georgiou “Prime”. In effetti le due versioni tendono quasi a fondersi in una unica essenza e sembrano condividere stesse esperienze, sensazioni e sentimenti, vissuti in diversi momenti da entrambe, è qui che vogliamo autocitarci:
“E’ forse il segno che queste due contrappose dimensioni non viaggiano su linee perfettamente parallele, ma che hanno, ovvero possono avere, diversi punti di contatto? E’ insito nel nostro essere umani dover convivere con aspetti apparentemente slegati e contrari, ma che in realtà sono saldamente connessi? Il Duplicato, episodio della serie classica, docet!”. [dalla recensione della prima stagione].
Quale delle due Georgiou troveremo nel prossimo spin-off incentrato sulla fantomatica Sezione 31? Ovvero, citando il “paradosso della predestinazione”, potrebbe Philippa essere sempre stata un unico e indissolubile individuo?
Ai posteri l’ardua sentenza.
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