Star Trek Discovery stagione 3, la recensione dell’episodio 10
La terza stagione di Star Trek Discovery è arrivata al decimo episodio, appena pubblicato da Netflix. Si tratta della conclusione della mini-serie Terra Firma, iniziata la scorsa settimana. Ecco il parere sul finale di questo doppio episodio.
L’imperatrice Georgiou (Michelle Yeoh) si trova in missione spazio-temporale nell’Universo dello Specchio dove, per salvarsi dal terribile morbo che la affligge, deve impedire che la Michael Burnham cattiva riesca ad ucciderla ancora una volta.
Se suona complicato, lo è. Questa terza stagione di Star Trek Discovery ci ha abituato a continui salti spazi temporali avanti e indietro. Il motivo oramai lo conosciamo tutti: bisognava trovare un escamotage per salvare una trama che nelle prime due stagioni ha rasentato più volte il ridicolo. Questo tentativo ha funzionato e, nel complesso, la terza stagione è molto migliore delle precedenti, ma ogni tanto si fa veramente fatica a stare dietro a questi continui balzi temporali.
Tornando al questo doppio episodio nello specifico, la seconda parte è meglio della prima. Soprattutto i venti minuti iniziali sono molto belli ed è da apprezzare quello che gli sceneggiatori sono riusciti ad ottenere con il personaggio di Philippa Georgiou. Partita male, come una sorta di Jackie Chan al femminile, si è evoluta fino a diventare uno dei pochi characters veramente interessanti e degni di nota all’interno di una serie che non brilla assolutamente per la profondità degli interpreti.
I dialoghi tra lei e Michael Burnham sono davvero di buon livello, con un senso logico dietro e una drammaticità che è affine alla trama e a quello che stiamo vedendo. Siamo su un altro pianeta rispetto alle continue litanie che hanno afflitto molti episodi di Star Trek Discovery nelle prime due stagioni.
Se abbiamo oramai chiaro che l’intero arco narrativo di questa serie ruota intorno al fatto che Michael Burnham sia in cerca di una vera famiglia, possiamo dire senza ombra di dubbio che il rapporto madre-figlia tra Burnham e Georgiou è nettamene il migliore in questo senso, molto più credibile di quello con il “fratello” Spok, con il “padre” Sarek, con il fidanzato Tyler e via dicendo.
Quelle appena elencate erano solo forzature narrative, ideate dagli sceneggiatori per rievocare negli appassionati i nomi di questi grandissimi personaggi del passato. Ma dentro c’era il vuoto pneumatico. Nel caso invece di Burnham e dell’imperatrice, il rapporto si è evoluto in maniera interessante e naturale lungo molti episodi e i risultati si vedono.
Ma allora, si saranno chiesti in molti, perché uno dei migliori personaggi all’interno di una serie che ha disperatamente bisogno di bei personaggi abili a compensare i vari Tilly, Culber etc, fa letteralmente sparire la nostra imperatrice Philippa Georgiou? Perché, come oramai in molti sanno, Michelle Yeoh è stata chiamata ad interpretare da protagonista una delle nuove serie spin-off di Star Trek in arrivo nei prossimi mesi, denominata Star Trek: Sezione 31.
Ci sta. E speriamo che da questo nuovo progetto esca fuori qualcosa di decente. Nel frattempo, dopo la scomparsa di Georgiou, Star Trek Discovery dovrà tornare a camminare con le proprie gambe. Mancano ancora tre episodi, nei quali probabilmente l’equipaggio della USS: Discovery dovrà fronteggiare i nemici della Catena Smeraldo.
Tutto sembra pronto per un ritorno di Michael Burnham sulla poltrona di capitano.
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