Star Trek: Discovery 3 – Recensione del secondo episodio
Netflix ha appena pubblicato il secondo episodio della terza stagione di Star Trek: Discovery, intitolato Far from Home, lontano da casa. Ecco la nostra recensione della puntata di questa settimana.
Dopo lo sbarco nel futuro della protagonista Michael Burnham nell’episodio pilota di questa terza stagione, ora è il turno, in questo secondo episodio di Star Trek: Discovery del resto dell’equipaggio della USS Discovery, capitanata dal comandante Saru (Doug Jones).
L’episodio presenta una struttura molto classica, che si rifà palesemente alle grandi serie Star Trek degli anni Novanta. Da un lato abbiamo l’equipaggio che si trova sulla nave, atterrata in condizioni di assoluta emergenza su un pianeta sconosciuto, e che tenta di rimettere in funzione tutti i sistemi per poter decollare. L’altra porzione della puntata è occupata invece da Saru, Tilly e Gergiou in esplorazione, alle prese con un altro grande classico di Star Trek, il primo contatto.
La trama scorre molto bene e i 50 minuti di visione risultano, così come il primo episodio, assolutamente godibili. Si conferma il palese tentativo degli sceneggiatori di riavvicinarsi al cosiddetto “canone di Star Trek“. Questa intenzione si manifesta non solo e non tanto (a differenza delle prime due stagioni) nella stantia copia di personaggi, luoghi e nomi nel passato, ma nelle idee alla base. Vita di bordo ed esplorazione del nuovo mondo. Non serve altro e forse, con colpevole ritardo, gli sceneggiatori lo hanno capito.
Ad aiutarli, ancora una volta, un comparto tecnico e audio da kolossal del grande schermo: Le ambientazioni miste tra Islanda e computer grafica sono strepitose. Così come le musiche che aumentano il coinvolgimento dello spettatore.
Peccato che non si possa proprio risolvere uno dei difetti storici di Star Trek: Discovery e cioè il fatto che la gran parte dei personaggi principali risulti assolutamente scialba. Saru e Tilly sembrano sempre delle macchiette, non c’è niente da fare. Sono lontani anni luce dallo spessore dei grandi personaggi delle passate serie Star Trek.
E’ un problema non da poco ma che forse, e diciamo forse, verrà parzialmente messo in secondo piano da una trama che finalmente sembra seguire un senso logico, nel rispetto della grande tradizione Star Trek.
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.