La seconda stagione di Star Trek: Discovery si è appena conclusa ed è tempo di bilanci sui migliori e i peggiori personaggi della serie. Tra vecchie conoscenze e nuovi ingressi, vediamo chi ci ha deluso e chi, al contrario, è stato capace di emozionarci.
Christopher Pike (Anson Mount): voto 8. In una stagione all’insegna dell’amarcord, della ricerca ossessiva ed eccessiva di un collegamento con la Original Series, il nuovo capitano della U.S.S. Discovery rappresenta un faro nella notte. Un personaggio convincente, molto vicino al canone trekkiano senza però perdere una sua originalità. Grandissima l’interpretazione di Anson Mount nei panni di un uomo tutto di un pezzo nonostante la consapevolezza del terribile futuro che lo attende. Inspiegabile la scelta degli sceneggiatori di fare fuori dopo una sola stagione un personaggio così riuscito e ancora tutto da esplorare.
Michael Burnham (Sonequa Martin-Green): voto 4. La donna a cui è stato affidato il futuro di Star Trek è un vero disastro. Un personaggio noioso, lagnoso, petulante, che monopolizza la gran parte degli episodi con continui piagnistei ed espressioni corrucciate. Una protagonista molto più adatta al mondo dei blockbuster sui supereroi, che all’universo creato da Gene Roddenberry. L’eccessiva personalizzazione di Star Trek: Discovery verso questa protagonista rappresenta il vero grande male della serie, un buco nero che risucchia tutte le idee a discapito della noiosa trama personale di Burnham. In questa seconda stagione, per completare la frittata, ci mancava solo la tuta alla Iron Man.
Spock (Ethan Peck): voto 6. L’altra grande aggiunta della seconda stagione. Un usato sicuro, un nome che garantisce agli sceneggiatori l’amore dei fan. Serviva Spock in questa serie? No, servivano nuove idee, nuovi mondi. Detto ciò, l’interpretazione di Ethan Peck è più che discreta e abbastanza coerente con l’idea di Spock data dai precedenti interpreti. Il problema, infatti, non è tanto la performance quanto la trama penosa disegnata per questo personaggio. Invece che un brillante ufficiale vulcaniano, in Star Trek: Discovery Spock sembra un visionario delirante, vestito come il leader di una boy band, che non fa altro che andare appresso ai lamenti della sorella Burnham. Un’occasione mancata…
Imperatrice/Philippa Georgiou (Michelle Yeoh) voto 5: Altro caso in cui l’ottima performance dell’attrice si perde nella povertà della trama di Star Trek: Discovery. Ancor di più in questa seconda stagione, un personaggio potenzialmente interessante è ridotto a bulletto da blockbuster che, tra una scazzottata ed una frase tamarra, ha l’unico scopo di sfondare il deretano al cattivo di turno. Se voi ci vede Star Trek in questo, beati voi.
Numero 1 (Rebecca Romijn) voto 9. La più sorprendente e sottovalutata aggiunta della seconda stagione. L’attrice che viene davvero dal mondo dei supereroi è, paradossalmente, quella che riesce più di tutte ad interpretare un personaggio SUPER TREKKIANO. Nelle poche scene a sua disposizione Number One buca letteralmente lo schermo con delle battute fantastiche, che profumano di Star Trek in maniera incredibile. Il vecchio Kirk sarebbe fiero di lei. Peccato sia durata così poco…
Sylvia Tilly (Mary Wiseman) voto 4. Nella prima stagione in molti si sono lamentanti della mancanza di ironia in Star Trek: Discovery e la risposta degli sceneggiatori è stata quella di trasformare questo personaggio promettente in una ridicola macchietta, una buffona di corte. Oramai qualsiasi cosa che esce dalla bocca del guardiamarina Tilly è una minchiata, che non fa neanche ridere, tra le altre cose.
L’Rell (Mary Chieffo) voto 7. Uno dei personaggi più solidi e ben riusciti di Star Trek: Discovery, che si conferma alla grande nella seconda stagione. La cancelliera Klingon sprizza personalità da tutti i pori e le scene che la vedono protagonista sono quasi sempre le più interessanti, tra le poche in cui non viene la ninna nanna.
Dottor Culber (Wilson Cruz) voto 3. Forse il personaggio più inutile ed insulso nella storia di Star Trek. “Bones” McCoy, Beverly Crusher e Julian Bashir si stanno idealmente rivoltando nella tomba. Un ruolo storicamente importante come quello del dottore è stato affidato ad un personaggio che non ha mai fatto il dottore per un secondo, essendo troppo impegnato a piangere in continuazione il suo amato Paul Stamets. Al termine della scorsa stagione ho gioito per la sua morte, ma in Star Trek: Discovery, sono sempre i peggiori a resuscitare. Mai il contrario…
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