[Star Trek] La trama dell’episodio di Spock mai realizzato
Ieri abbiamo pubblicato un articolo in cui parlavamo dell’episodio di Star Trek: The Next Generation dedicato a Spock – Return To Forever – il quale avrebbe dovuto far parte della seconda stagione dello show, ma che per volontà dello stesso Leonard Nimoy non fu mai prodotto.
Accolto positivamente dalla stragrande maggioranza dei nostri lettori, molti dei quali attraverso i nostri canali social, abbiamo scelto oggi di approfondire il contenuto della trama dell’episodio, descrivendo con più cura i fatti che avrebbero dovuto far parte della narrazione.
Sicuri di aver fatto cosa gradita, al fine di soddisfare le numerose richieste, noi di Universal Movies abbiamo tradotto lo script di Tracy Torme per intero, cercando di mantere nella maniera più fedele possibile il contenuto originale dello stesso.
Questa la nostra traduzione:
“Return To Forever” di Tracy Torme il 25 agosto 1988
Scoperto in un antico pianeta, circa ottant’anni prima durante la missione quinquennale della USS Enterprise NCC 1701, il portale del tempo, meglio conosciuto come “Il Guardiano dell’Eternità”, è un qualcosa di estremamente misterioso dello spazio conosciuto, a cavallo tra una entità senziente ed una macchina.
Solo un piccolo gruppo di scienziati è autorizzato a monitorare le immagini che possiamo scorgere nella sua apertura, ma nessuno può entrarvi, ciò al fine di non alterare il passato.
È in prossimità di questo antico pianeta che l’Enterprise, capitanata da Jean-Luc Picard, viaggia con all’interno un ospite di rilievo: il signor Spock.
Spock, durante questo viaggio scientifico presso il pianeta del “Guardiano dell’Eternità”, è decisamente turbato nel trovarsi a bordo dell’Enterprise, perché inondato da diversi déjà vu, sembra ricordare alcuni degli ufficiali nonostante non li abbia mai incontrati prima. La cosa è per lui sconcertante.
La squadra sbarcata nel pianeta si trova davanti ad una scena raccapricciante, tutti gli scienziati del team di ricerca sono morti e le barriere, a protezione del portale, sono abbassate. L’unico sopravvissuto è un ragazzino che viene trovato in stato catatonico, subito teletrasportato a bordo e sottoposto alla cure della Dottoressa Pulaski.
Mentre Picard e Compagni cercano di capire da chi e perché gli scienziati sono stati uccisi, all’interno dell’Enterprise, senza apparente motivo e senza poter capire chi possa essere l’autore di questi atti, cominciano ad accadere avvenimenti strani e distruttivi che devastano tutta la nave. Riker inizia a sospettare del bambino che si trova ancora in uno stato di sonno profondo, ma la Dottoressa Pulasky non crede a questa ipotesi e con veemenza difende il bambino dalle accuse.
Nel frattempo accade qualcosa di inaspettato, Spock viene trovato in uno stato di morte apparente all’interno del suo alloggio, tutte le sue attività vitali appaiono sospese e la frequenza cardiaca è di soli due battiti al minuto. La dottoressa non sa dare una spiegazione alla cosa.
Geordi La Force, che intanto è sulla superficie del pianeta, comunica che qualcosa o qualcuno sta per attraversare il portale, Picard immediatamente si teletrasporta per raggiungere Geordi ed arriva appena in tempo per vedere che ad attraversare il portale non è altro che Spock, ma di circa 80 anni più giovane.
Spock è infatti all’inseguimento del “bambino”, trovato dall’equipaggio dell’Enterprise, attraverso le dimensioni del Tempo e dello Spazio, perché causa (intenzionale o meno) di morte e distruzione.
Il Vulcaniano proveniente dal passato, venuto a conoscenza della presenza a bordo della Nave del suo alterego più anziano, ne è affascinato e, nel contempo, preoccupato perché la cosa potrebbe aver alterato il continuum temporale.
Spock, informato dello stato in cui si trova il suo altro “io”, spiega che questa è una condizione indotta, una disciplina vulcaniana che serve a canalizzare la propria mente per sbloccare i ricordi più reconditi. Una pratica però pericolosa, il cui stato potrebbe durare giorni mesi od anni, se non addirittura portare alla morte.
Il giovane vulcaniano viene quindi teletrasportato a bordo dell’astronave e Data procede ad un accurato controllo nella memoria del computer, al fine di verificare se Spock possa essere già stato a bordo, cercando anche notizie riguardo il misterioso bambino alieno. Tutto l’equipaggio, compreso il giovane Spock, sono preoccupati dall’eventualità che il passato possa essere stato alterato.
Nel frattempo i pensieri del bambino stanno diventando sempre più distruttivi, ed ancora più pericolosi al suo tumultuoso risveglio. L’Enterprise si trova in uno stato di grave pericolo.
Proprio mentre la nave della federazione sta per essere completamente distrutta, il vecchio Spock, svegliatosi dal suo stato di morte apparente, interviene per sconfiggere il bambino anticipandolo in ogni sua mossa. Scopriamo solo ora che questo giovane essere non è altro che una entità aliena di circa 800 anni.
Spock spiega che durante il suo stato di sospensione è riuscito a riportare a galla tutti i suoi ricordi, compresi quelli legati al salto temporale per lui iniziato circa 80 anni prima, pertanto era a conoscenza di tutto ciò che sarebbe accaduto, anche a bordo dell’Enterpise, anticipando ogni azione dell’entità aliena.
Teletrasportati sulla superficie del pianeta, Spock ed il suo “io” del passato parlano per poi salutarsi, ma un attimo prima che il più giovane Vulcaniano, grazie al “Guardiano dell’Eternità”, possa fare il salto temporale che lo riporterà nella sua epoca, viene sfiorato sulla fronte dallo Spock del presente che sussurra: “dimentica”, innescando così il “blocco mnemonico” che solo 80 anni dopo sarà sbloccato.Tornato sull’Enterprise Spock, parlando con l’equipaggio e chiedendo di poter continuare il viaggio………, ammetterà di avere molti ricordi associati a questa nave.
Grazie per l’attenzione, ed ovviamente al prossimo aggiornamento dall’universo Star Trek.
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