Stranger Things è tornata ed ha alzato nuovamente l’asticella. Questa è la recensione della prima parte. Il finale di stagione arriverà il prossimo luglio.
La prima parte della quarta stagione di Stranger Things ha diverse sottotrame. Una di queste riguarda un nuovo e potente avversario che imperversa nelle vite dei cittadini di Hawkins e che porterà morte e terrore. Riusciranno gli amici di Undi a contrastare questa forza malvagia, ora che la ragazza ha perso i poteri?
Sette episodi di ottima fattura, mai banali o inutili. Nessun filler in queste nuove avventure. Ogni episodio ha una durata superiore ai sessanta minuti e, per i due episodi conclusivi, si parla di un minutaggio intorno alle due ore. Le diverse sottotrame sono capaci di mettere al centro dell’attenzione non solo i protagonisti storici, ma anche le new entries.
Stranger Things 4 ha virato decisamente verso l’horror spinto e lo splatter con atmosfere molto più cupe e mai percepite nella serie. Questa scelta è a nostro avviso azzeccata perché funge da parallelo evolutivo del prodotto in linea con la crescita dei personaggi che vanno ad affrontare “fantasmi” sempre più grandi e difficili nelle proprie quotidianità.
Meraviglioso il lavoro di regia svolto dai Duffer Brothers i quali riescono a rendere appassionante e carico di pathos il lancio di dadi in una partita di D&D, e lo fanno semplicemente cadenzandolo con l’avvincente partita di basket che si sta giocando nel frattempo: roba da manuale del cinema. Matt e Ross (i Duffer) hanno creato e diretto Stranger Things fin dai primi episodi e la serie è cresciuta di livello tecnico di episodio in episodio anche grazie ad una loro maturazione nel corso degli anni. La loro tecnica si è affinata e la voglia di scrivere nuove ed interessanti avventure non è mai scemata.
Come anticipato in precedenza, nella prima tranche di episodi di Stranger Things 4 si apprezza molto la struttura narrativa distribuita su più sottotrame, tutte allo stesso modo interessanti: alcune giunte al loro epilogo nel corso di questa prima ondata episodica, altre fondamentali per il prosieguo della stagione. La colonna sonora, uno dei veri protagonisti della serie, ha continuato a dare, anche in questi primi sette episodi, nuova giovinezza ad alcuni brani che hanno fatto la storia degli anni ottanta: a tal proposito, è bello vedere come Running Up That Hill di Kate Bush sia tornata clamorosamente in auge a distanza di quasi quaranta anni.
I baby attori sono cresciuti ed ora sono star affermate sul piano internazionale, alcuni con importanti produzioni già alle spalle. Non per questo, però si notano atteggiamenti di sufficienza nella recitazione che resta sempre piacevole e divertente. Tra i protagonisti piace segnalare la prova di Brett Gelman, il suo Murray trova sempre più spazio nella serie e la sua performance è di primo livello. Fra gli altri, poco riconoscibile, c’è il grande Robert Englund che, quando si parla di incubi è un maestro assoluto ed in questo i Duffer sono riusciti a creare un easter egg degno di nota.
La seconda parte di Stranger Things 4 sarà disponibile sul catalogo di Netflix a partire dal 1° luglio.
Stranger Things 4 (Prima Parte)
Regista: Fratelli Duffer
Data di creazione: 2022-06-02 16:49
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