Sylvester Stallone accusa la Warner per i profitti di Demolition Man del 1993
Ci sono voluti 24 anni affinché Sylvester Stallone facesse causa alla Warner Bros. per i profitti derivati dal film Demolition Man (di Marco Brambilla, distribuito nel 1993) i quali, secondo l’attore, non sarebbero stati suddivisi come previsto.
L’attore, infatti, sostiene che gli incassi ottenuti dal film sarebbero stati pari a 125 milioni di dollari e quindi avrebbe dovuto ricevere il 15 % dei guadagni, cosa che, a detta sua, non è avvenuta. Ora, Stallone chiede (ma sarebbe più giusto scrivere “pretende”) di visionare il resoconto dei guadagni, delle perdite e degli interessi e che sia un giudice a stabilire e quantificare i danni – leggi “soldi” – dovutigli.
Gli avvocati di Stallone hanno fatto sapere di aver chiesto spiegazioni alla Warner ancora tre anni fa, ricevendo in risposta che il film aveva a suo tempo registrato una perdita di quasi 70 milioni di dollari; l’attore, dopo ulteriori spiegazioni, aveva ricevuto la somma di 2.8 milioni.
Non ci addentriamo in dispute legali perché non ci riguardano e sarebbero troppo complicate da riassumere; ma 24 anni per decidere di fare causa a uno studio hollywoodiano ci sembrano un po’ troppi per un film che, sinceramente, non figura tra le perle della storia del cinema.
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.