Nell’edizione numero 34 del Torino Film Festival, in concorso, abbiamo potuto vedere il film La mécanique de l’ombre, diretto da Thomas Kruithof, con il bravissimo François Cluzet e la nostra Alba Rohrwacher, quest’ultima presente in sala col regista per presentare il film al pubblico piemontese.
A lungo disoccupato, un contabile ex alcolista accetta di lavorare per una misteriosa organizzazione che gli chiede di trascrivere delle intercettazioni telefoniche: rimarrà invischiato in un pericoloso intrigo politico.
La pellicola di Kruithof è un chiaro omaggio a un certo cinema degli anni ’70, parliamo di pellicole come La conversazione o I tre giorni del condor e del cinema di Alan J. Pakula. Personalmente ho trovato molto dello stile e della poetica di Hitchcock, con un uomo comune che si trova invischiato in qualcosa di ben più grande di lui.
Il film è molto bello, spettacolare, teso, girato benissimo e con mano capace. Lo spettatore viene trascinato con il protagonista nei meandri della politica più turpe e rimane invischiato intimamente fino a un bellissimo finale risolutore.
Cluzet, bravissimo interprete del sopravvalutato Quasi amici, interpreta un personaggio tridimensionale, triste, solitario, compassato, ma capace di mettersi in gioco e di osare, se serve: una vera interpretazione magistrale. La nostra Rohrwacher è sempre capace di recitare una spanna meglio di tante attrici nostrane e dona al film un sapore intenso e di qualità.
Fotografia e montaggio sono esemplari per un film che non lascia un attimo di respiro e insegna, a noi italiani, come si fanno i film di genere, in cui i francesi sono veramente dei maestri. Da vedere assolutamente.
Voto: 8
Ecco due trailer per voi:
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