We are the tide critica

[TFF34] La recensione di Wir sind die flut / We are the tide, il film vincitore del premio del pubblico

In questa edizione del Torino Film Festival, tra i numerosi film presentati nel concorso ufficiale, abbiamo visto il film Wir sind die flut, che ha, come titolo internazionale We are the tide, diretto da Sebastian Hilger e vincitore del Premio del Pubblico del Festival.

In un paese costiero la marea si è ritirata quindici anni fa, senza motivo. Quel giorno sono misteriosamente scomparsi tutti i bambini del villaggio, cancellando il futuro dell’intera comunità. A studiare le maree e a risvegliare il passato arrivano due giovani scienziati.

Il film, dicevamo, è diretto dal giovane regista tedesco Sebastian Hilger, che ha già pronto un nuovo film per la Tv, Familie ist kein wunschkonzert. Tra gli interpreti, Max Mauff è il giovane protagonista, già visto nel film L’onda e la serie Tv Sense8.

Quest’opera, già vista al Festival di Berlino, ha il pregio di avere una visione più ampia rispetto alla cinematografia tipica tedesca o rispetto al film da festival. Il tema trattato, il suo sviluppo, l’uso sapiente degli effetti speciale, danno quel sapore in più che normalmente non si trova in questo genere di film.

La trama inizia con aggressività, polarizzando interessanti misteri e affascinanti suggestioni, la regia è utilitaristica rispetto alla trama, gli attori sono in parte ed efficaci.

Purtroppo, come molte opere che presentano tanta carne al fuoco, il finale si sfilaccia completamente dando delle interpretazioni conclusive sospese e oniriche, ma insoddisfacenti rispetto alla solidità dell’inizio.

Malgrado ciò, il film è piaciuto molto al pubblico del Festival, a chi scrive, invece, ha lasciato solo un po’ di amaro in bocca.

Voto: 6

Ecco due trailer per voi:

 

https://www.youtube.com/watch?v=gkD_8_9HORA


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