The Alienist (L’Alienista) è la nuova serie tv dall’atmosfera thriller, ed è disponibile dal 19 Aprile nel catalogo Netflix.
Prodotta dalla rete televisiva TNT, la serie televisiva si ispira all’omonimo romanzo dello scrittore americano Caleb Carr. Questa è la nostra recensione.
TRAMA
New York, 1896: la città è teatro di una serie di omicidi, che hanno come vittime giovani adolescenti provenienti dai ceti più bassi della società. Il commissario della polizia Theodore Roosevelt chiede aiuto al dottore e analista Laszlo Kreizler, che insieme all’illustratore John Moore indagheranno su questa serie di omicidi cruenti: è l’alba della nascente psicologia criminale.
RECENSIONE
Conoscere l’identità di una persona partendo dall’analisi delle sue azioni: una pratica oggi comune, soprattutto in ambito investigativo, ma sconosciuta nel XIX secolo. La storia è tratta dal libro The Alienist, nome con cui, a fine 800, venivano indicati coloro che studiavano le malattie della mente: “In the 19th century, the mentally ill were thought to be alienated from their own nature, experts who studied them were known as alienists“.
Caleb Carr, romanziere e storico americano, specializzato in storia militare statunitense, scrisse “The Alienist” nel 1994 e fu definito dal The New York Times come “Un Thriller intelligente e carico d’atmosfera“. La stessa considerazione si può fare per la serie tv, avvincente e coinvolgente fino alla fine.
Questa lunga e difficile indagine si snoda attraverso le 10 puntate che compongono la serie, in cui i nostri protagonisti dovranno scontrarsi con una società corrotta e ancora bigotta, che nasconde la sua vera natura dietro abiti da ballo e ricevimenti regali.
The Alienist non è quindi solamente il racconto di un evento di cronaca, bensì uno spaccato della New York di fine 800: una città in pieno boom industriale, visionaria e ottimista verso il futuro, ma che trascina con sé molti limiti culturali.
Degno di nota è il cast che compone questa serie televisiva. Primo fra tutti il protagonista Laszlo Kreizler, interpretato da Daniel Brühl, che abbiamo già potuto studiare in numerosi film, tra cui Bastardi senza Gloria, Woman in Gold e La signora dello zoo di Berlino. Luke George Evans (che impersona l’illustratore-giornalista John Moore) meglio noto per aver partecipato alla realizzazione del film I tre moschettieri, Fast and Furious 6, Lo Hobbit e La bella e la bestia. Infine, la giovane e promettente Hannah Dakota Fanning (nei panni dell’aspirante detective Sara Howard), classe 1994, già vincitrice di numerosi premi, tra cui due Critics Choice Award e due MTV Movie Award.
Un trio di attori validi e già collaudati che il regista Cary Fukunaga dirige, facendone i protagonisti assoluti della storia.
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