È da poco uscito su Prime Video l’ultimo episodio della quarta stagione di The Boys. Karl Urban e Jack Quaid sono ancora alla caccia dei super della Vought. Questa la recensione.
Prendono ancora ispirazione dall’omonimo fumetto, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, le vicissitudini dei ragazzi (The Boys) alla caccia di Patriota (Antony Starr) e dei super creati con il composto V. In questa quarta tornata di episodi si segnala l’avvento di due nuove “Super” all’interno dei “Sette”. Si tratta di Firecracker (Valorie Curry) e di Sister Sage (Susan Heyward). Sage si erge come la mente del diabolico piano ordito dai Sette per annientare Butcher (Karl Urban) e la folta folla di seguaci di Starlight (Erin Moriarty).
The Boys S4, il commento
Nonostante l’impegno profuso dall’intero cast e dai tecnici, questa quarta stagione di The Boys offre al pubblico uno spettacolo dotato di un ritmo stanco e sonnolento, fatta eccezione per l’ottimo inserimento di Susan Heyward e per un ultimo eccitante episodio che risolleva le sorti di quest’ultima tornata episodica. L’episodio conclusivo, intatti, è stato diretto da Eric Kriple, ideatore della serie, il cui impegno riesce ad offrire vigore e sostanza ad una serie che stava perdendo, inesorabilmente, colpi dietro ad un canovaccio trito e ritrito. Con Kriple, di fatto, tutto riprende, magicamente, a girare con quel perfetto mix narrativo che aveva fatto appassionare i fan della serie fin dai primi episodi dal 2019.
In generale, però, si nota un marcato cambio di rotta per la serie che, con questa quarta stagione, prende un taglio più parodistico e meno satirico dando ancor maggiore risalto alle scene splatter e varcando confini che la fanno distribuire unicamente come VM18.
Buona, invece, l’analisi dei personaggi – sempre punto di forza di The Boys – ma che in questa occasione riesce a scavare ancora di più nell’animo e nelle motivazioni di ognuno di loro, affrontando i lutti con maggior trasporto e rendendo ogni personaggio umano e disumano al contempo. “Patriota” può essere definito il male assoluto ma Kriple & Co. riescono incredibilmente ad umanizzarlo, tant’è che lo stesso interprete (Antony Starr) si è trovato ad interrogarsi su come un antieroe come quello da lui portato sullo schermo potesse in qualche modo fare breccia nel cuore degli appassionati della serie.
Nel complesso, quindi, The Boys continua ad essere una serie che appassiona, ma che allo stesso tempo ha girato a vuoto in alcuni momenti di questa quarta stagione, e che, tra pecore volanti assassine e scene sadomaso inquietanti e stravaganti, riesce in ogni caso ad incuriosire lo spettatore fino all’ultimo episodio che, come abbiamo già detto, spezza la monotonia e lancia le basi per una interessante stagione finale.
Come sempre sono eccezionali gli effetti CGI e la fotografia, supportata da una colonna sonora che genera una cartolina multimediale convincente ed appagante, fornendo allo spettatore una visione immersiva.
Non vediamo l’ora di iniziare a parlare di The Boys S5!!
The Boys S4: la recensione della quarta stagione
Regista: Eric Kripke
Data di creazione: 2024-07-21 10:58
3.5
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