The Creator: recensione del film di fantascienza di Gareth Edwards

Abbiamo visto The Creator, il film di fantascienza di Gareth Edwards in distribuzione nelle sale italiane dal 28 settembre, questa la recensione.

The Creator è stato co-sceneggiato, co-prodotto e diretto da Gareth Edwards, mentre la produzione esecutiva è stata curata da Zev Foreman, Natalie Lehmann, Nick Meyer, Arnon Milchan, Yariv Milchan e Michael Schaefer. Nel cast trovano spazio John David Washington (Joshua), Madeleine Yuna Voyles (Alfie), Gemma Chan (Maya). Inoltre Allison Janney, Ralph Ineson, Marc Menchaca, Ken Watanabe, Sturgill Simpson, Michael Esper e Veronica Ngo. Costato circa 90 milioni di dollari, il film è stato prodotto da 20th Century Studios e New Regency Productions.

Ambientato in un futuro distopico, The Creator vede l’umanità sull’orlo di una guerra devastante contro l’intelligenza artificiale. Joshua, un ex agente delle forze speciali, viene reclutato per localizzare ed eliminare il misterioso Creatore. Questo creatore ha generato un’intelligenza artificiale altamente avanzata che, a sua volta, ha sviluppato una devastante arma capace di porre fine alla guerra ma che, allo stesso tempo, causerebbe la fine dell’umanità.

The Creator – Il Commento

The Creator non è certo il primo film che ha nel centro della narrazione l’Intelligenza Artificale, in effetti ultimamente questo tema è abbastanza usato, se non abusato. Gareth Edwards qui ha comunque saputo trattare l’argomento in maniera intelligente e diversamente dai soliti cliché. Non solo, quindi, un’analitica e logica Intelligenza Artificiale spietatamente ostile nei confronti di noi poveri umani… [Skynet docet!] Il regista lavora, infatti, su un cambio di prospettiva toccante e, allo stesso tempo, combatte lo stigma negativo che circonda l’IA. La connessione emotiva che poi viene a instaurarsi tra Joshua e Alfie [il bambino IA], conferisce al film ulteriore umanità. Emozioni come l’empatia e la tristezza vengono discusse ed esplorate profondamente.

The Creator, infatti, invece di concentrarsi in maniera preponderante sull’azione, si sofferma maggiormente sugli aspetti più emotivi della guerra. Lo spettatore entra quindi empaticamente in contatto con i robot, infastidendosi per il modo in cui i soldati, e persino lo stesso Joshua, considerano “solo programmazione” i sentimenti dei non umani. Ma non solo, infatti, lo spettatore potenzialmente è spinto a provare dolore nel “vivere” la grande sofferenza dei bambini, mentre i soldati spengono i loro amici robot, arrivando quindi a domandarsi: “chi sono i mostri?”… ma soprattutto: “… e se nel cuore meccanico dei robot albergasse più “umanità” di quella che gli uomini posseggono?”.

Tecnicamente parlando, anche se il budget di quasi 90 milioni di dollari per una produzione di fantascienza non è certo il massimo, la progettazione del mondo distopico, insieme agli scenari futuristici, sono rappresentati in maniera affascinante, e, allo stesso modo, minacciosa. Anche gli effetti speciali e i suoni sono estremamente appaganti. La splendida e cupa colonna sonora di Hans Zimmer contribuisce abilmente nel donare a The Creator maggiore profondità.

Dovremmo affrontare un discorso abbastanza lungo, al fine di spiegare al meglio le tecniche utilizzate dal regista per la notevole qualità visiva raggiunta. Ci limiteremo solo nel dire che la decisione di girare in 80 luoghi reali, invece di utilizzare schermi verdi o ricostruzioni di set, oltre ad aver generato un notevole risparmio sui costi, ha anche aggiunto autenticità al film. Le location del mondo reale hanno fornito uno sfondo naturale per la narrazione, migliorando l’esperienza visiva complessiva.

CONCLUSIONE

Nel complesso The Creator è un avvincente thriller fantascientifico che si distingue per la sua impressionante esperienza visiva e per una trama complessa e avvincente. Il regista ha sapientemente intrecciato elementi classici della fantascienza con una etica profonda, creando così un mix allo stesso tempo emozionante e stimolante.

Da vedere assolutamente!