The Head: Recensione della serie su Prime Video
The Head è una serie distribuita attraverso la piattaforma digitale Amazon Prime Video, disponibile dal 5 agosto. Questa la recensione.
La serie è stata creata da Álex e David Pastor (i due registi dell’horror Carriers – Contagio Letale), diretta da Jorge Dorado, e composta da soli 6 episodi. Non sono previste ulteriori stagioni, e questo perchè la storia narrata è da ritenere autoconclusiva.
Il cast, di profilo altamente internazionale, è composto da tanti volti noti quali John Lynch, Alexandre Willaume, Richard Sammel e Álvaro Morte, stella della serie La Casa di Carta. Con loro alcuni giovani di prospettiva quali Katharine O’Donnelly e Tomohisa Yamashita.
La trama ruota intorno ad un gruppo di ricercatori costretto a vivere in isolamento all’interno di un laboratorio al Polo Sud. Al termine del periodo invernale, notoriamente lungo 6 mesi condito da notti infinite e condizioni meteo estreme, il responsabile della ricerca di ritorno dal suo periodo di vacanze trova una situazione a dir poco macrabra. Inizia così una corsa contro il tempo per scoprire cosa davvero è accaduto all’equipaggio della sua ricerca.
COMMENTO. Il catalogo di Prime Video, con la serie The Head, torna a presentare un prodotto potenzialmente di grande impatto, condito da una buona regia, una storia accattivante, ed un cast di tutto rispetto.
I sei episodi, tutti della durata intorno ai 50 minuti, scorrono via veloci, con un ritmo talvolta cadenzato atto a tenere costantemente alta la tensione. Nonostante mettono in scena la ricerca della verità da parte di Johan (Alexandre Willaume), tra indagini personali e interrogatori talvolta aggressivi rivolti ai soli due superstiti Arthur (John Lynch) e Maggie (Katharine O’Donnelly), i singoli episodi “costringono” lo spettatore a familiarizzare con vizi e segreti di tutti gli altri personaggi parte in causa nella storia, e questa risulta una mossa alquanto intelligente, perchè spinta dalla necessita di creare confusione prima del grande finale.
Tecnicamente la serie non eccelle, ma nasconde bene i propri limiti estetici. Il cast, come già detto in precedenza, dimostra di possedere i mezzi per dare spinta e qualità al prodotto finito. John Lynch e Richard Sammel sono veterani del piccolo schermo, e regalano buone interpretazioni. Alexandre Willaume mette fascino e carisma nell’interpretare un marito preoccupato e nello stesso tempo un capo disposto a tutto pur di scoprire la verità. Su Alvaro Morte si è detto già tanto in La Casa di Carta, e lo dimostra in parte con The Head. Impressiona positivamente, infine, la prova della giovanissima Katharine O’Donnelly, qui al suo primo importante ruolo in carriera.
Di certo non privo di difetti dal punto di vista sceneggiativo, The Head riporta alla mente cult del passato quali La Cosa (c’è anche un omaggio al film di John Carpenter) e Assassinio sull’Orient Express, e lo fa miscelando sapientemente mistero e tensione, senza mai sforare nello già visto.
La serie dei Pastor non delude le aspettative, ma contribuisce ad arricchire il catalogo di Prime Video con una buona dose di tensione emotiva, ed un finale assolutamente inaspettato.
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