Dal 12 settembre Netflix ha diffuso sul proprio catalogo The I-Land, una serie tv di genere sci-fi, creata da Anthony Salter. Questa è la recensione.
Creata dallo sceneggiatore esordiente Anthony Salter, la serie tv ha un cast formato da Natalie Martinez, Kate Bosworth, Ronald Peet, Alex Pettyfer, e Bruce McGill.
Un gruppo di ragazzi si risvegliano su un’isola deserta senza aver alcun ricordo del loro passato. Man mano che il tempo passa, i naufraghi scoprono qualcosa in più del loro oscuro passato, ma soprattutto che essere soli sull’isola non è l’unico pericolo per loro.
Il Commento
Da molti considerata come la “versione brutta” di Lost – iconica serie tv dei primi anni duemila – The I-Land dimostra, dopo nemmeno pochi minuti, di essere anche peggio.
Il viaggio verso l’oblio televisivo parte sin da subito. L’incipit narrativo si presenta infatti confuso, povero di tensione emotiva, e assolutamente debole dal punto di vista dei dialoghi offerti. Il più delle volte si ha l’impressione di assistere ad un prodotto low budget, la cui idea di base per la storia narrata non può che risultare scontata e perchè no, anche poco originale.
I 7 episodi scivolano via molto velocemente, e questo è un aspetto non di poco conto, e questo perchè finisce per strappare dalle mani dello spettatore il gusto dell’intrigo narrativo. In effetti, poco o nulla è lasciato all’immaginazione e, dopo solo alcuni episodi, l’epilogo dell’intera serie viene spiattellato in pieno viso. Non salva la barca che affonda neppure il finale – quasi – a sorpresa pensato per l’ultimo episodio.
Il cast a nostro avviso è relativamente poco colpevole della qualità complessiva espressa nel corso dei 7 episodi. Dispiace infatti vedere il talento di Kate Bosworth sprecato in un ruolo così unidimensionale, così come crediamo che la brava Natalie Martinez avrebbe potuto essere sfruttata molto meglio.
Tra effetti visivi poco affini al genere trattato, ed una colonna sonora pressochè inesistente, The I-Land non riesce a trovare un motivo per essere apprezzata, se non per la location da sogno scelta per le riprese.
In Conclusione
L’esordio come showrunner di Anthony Salter è senza dubbio un enorme passo falso, e questo perchè The I-Land non può non essere considerato un completo fallimento dal punto di vista qualitativo. Per Netflix un’altra occasione persa.
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