The Killer: recensione del film Netflix di David Fincher
Abbiamo visto The Killer, il film Netflix diretto da David Fincher, con protagonista Michael Fassbender. Questa è la recensione.
Adattamento cinematografico dell’omonima miniserie a fumetti – pubblicata nel nostro paese da Rizzoli Lizard Edizioni – “The Killer” è stato distribuito sulla piattaforma Netflix a partire dal 10 novembre 2023 dopo un breve e centellinato passaggio in alcune sale alla fine del mese di ottobre. La pellicola, inoltre, era stata presentata all’ultima Mostra del Cinema di Venezia dove, non a caso (ma ci torneremo più avanti), si è aggiudicata il premio Menzione Speciale Soundtrack Stars, assegnato dal sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani.
La trama è presto detta: un attentissimo e metodico assassino si prepara, in una stanza parigina, a eseguire un lavoro – un omicidio ovviamente – commissionatogli da un cliente sconosciuto tramite l’intercessione di un avvocato senza scrupoli di nome Hodges. Il killer però, nonostante una preparazione fuori dal comune, non riuscirà a portare a termine il lavoro e questo fallimento determinerà una serie di eventi che lo condurranno fuori dai suoi abituali schemi.
The Killer: il commento.
Già di per sé sapere che uno dei migliori registi sulla piazza, quel David Fincher autore di capolavori come “Il curioso caso di Benjamin Button” o “Fight Club” – giusto per citarne un paio –, torna dietro la macchina da presa coadiuvato da un cast di prestigio, tra i cui nomi spiccano quelli di Michael Fassbender e Tilda Swinton, non può che generare grande attesa. Se poi ci aggiungiamo che il trailer, diffuso la prima volta il 29 agosto 2023, è stato veramente ben congeniato, lasciando presagire uno spettacolo frenetico e dal ritmo serratissimo, non si può che restare in spasmodica attesa sino all’uscita dell’opera stessa.
Purtroppo, e lo diciamo da subito, le aspettative non sempre sono rispettate e questo “The Killer”, pur non essendo un lungometraggio totalmente da buttare, non fa eccezione. La sceneggiatura dell’esperto Andrew Kevin Walken (che aveva già lavorato con Fincher per “Seven”) si muove sui binari del già visto e, con lo scorrere dei minuti, rivela una narrazione attaccata ai cliché più inflazionati del genere: il killer freddo e mono-espressivo e infallibile, il tentativo di strappargli il suo unico affetto, la vendetta, etc..
I personaggi potrebbero essere presi da una qualsiasi altra pellicola riconducibile al genere, come “The accountant” o “The equalizer” o “The Bourne Identity”, ed essere trasportati in “The Killer” senza che nessuno se ne accorgerebbe. Tuttavia, a differenza di un “The Bourne Identity”, qui manca del tutto l’approfondimento psicologico del protagonista e la ripetitività ossessiva di certi pensieri dello stesso non fa che acuire il suddetto cliché, tant’è che le sequenze migliori si rivelano essere quelle d’azione, nelle quali il regista sfrutta la fisicità del protagonista e il comparto tecnico di prim’ordine mettendoli al servizio di un buon intrattenimento.
L’aspetto più interessante è, come accennato all’inizio, quello musicale. La colonna sonora non si limita a fare da sfondo alle vicende ma diventa parte integrante della storia, oltrepassando la quarta parete e diventando strumento diegetico. Bella trovata, ma è davvero troppo poco. Peccato.
The Killer: in conclusione.
La delusione è scottante. Da un regista del calibro di David Fincher ci si aspetta davvero di meglio, e questo nonostante The Killer “non fosse totalmente da buttare”. E’ evidente che il celebre regista ci ha abituato a ben altri prodotti.
The Killer
Regista: David Fincher
Data di creazione: 2023-11-11 01:28
2.5
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