Ideata da Neil Gaiman, autore dell’omonima graphic novel a cui si ispira, è da qualche giorno disponibile sul catalogo Netflix l’attesissima serie The Sandman. Questa la recensione.
Morfeo (Tom Sturridge), ovvero Sogno degli Eterni è il signore del regno dei Sogni che durante una delle sue visite nel regno della veglia, ovvero il nostro piano di esistenza, viene catturato da un negromante. La sua prigionia porterà conseguenze in ogni regno. Una volta libero, cercherà di ricostruire quanto andato perso.
Con qualche lieve differenza rispetto alla premiatissima graphic novel a cui si ispira, The Sandman approda nel mondo delle serie grazie a Netflix e Warner Bros Television. La serie si presenta al pubblico con poco ritmo nelle prime battute, ma già dal secondo episodio inizia la propria spirale di eventi che, vorticosamente, porterà all’epilogo finale. Ricca di scene splatter e di contenuti che la rendono adatta ad un pubblico over 16, The Sandman però non è mai sopra le righe o gratuitamente violenta. Viene infatti rappresentato solo ciò che è strumentale alla narrazione, lasciando il resto all’immaginazione dello spettatore.
Le atmosfere oniriche presenti nell’opera cartacea sono ben trasposte ed arricchite da una variopinta gradazione di colori che fanno viaggiare lo spettatore attraverso i regni raccontati con maestria dai registi che si sono alternati nella conduzione degli episodi. Va detto, a tal proposito, che Mike Barkere e Mairzee Almas sono degli esperti del genere avendo preso parte a produzioni quali Locke and Key, Broadchurch e diversi progetti marchiati DC Comics, di cui The Sandman fa parte.
Neil Gaiman, nel portare il suo gioiellino sul piccolo schermo, rimette mano a qualche personaggio e ridisegna in parte la trama, ma solo in piccoli dettagli. Da queste piccole rivisitazioni prendono luce alcuni cambi di genere, con John Constantine, che diventa Johanna e prende le sembianze dell’attrice Jenna Coleman (Doctor Who, Victoria), e Lucifero che assume sembianze più angeliche ed androgine grazie al volto di Gwendoline Christie, nota per aver interpretato il capitano Phasma nella saga Star Wars. Ultimo, ma non meno importante cambio di caratteristiche per un personaggio della saga, è quello di Lucien, che qui diventa Lucienne, egregiamente caratterizzato da una bravissima e poco conosciuta Vivienne Acheampong.
Tom Sturridge risulta un “Sogno” assolutamente in linea con il personaggio dei fumetti, così come non è da meno Boyd Holbrook nel ruolo del Corinzio: le sue entrate in scena sono sempre degne di nota ed è l’esatta trasposizione dell’incubo creato da Morfeo nelle pagine scritte da Gaiman.
Il passaggio dal mondo dei sogni a quello della veglia è ben scandito dalla colonna sonora realizzata da David Buckley. Le musiche di The Sandman, infine, risultano essere un’ulteriore rappresentazione dell’universo narrativo che ci viene presentato, riuscendo ad integrarsi perfettamente con esso senza mai andare a prevalere sulle immagini e sugli eventi.
CONCLUSIONE
The Sandman non sarà perfetta quanto l’opera da cui trae ispirazione, ma è grazie a Neil Gaiman che spinge sulle giuste corde emotive per accaparrarsi meriti ed applausi. Il cast è ben amalgamato, con un aspetto tecnico sopraffine. CONSIGLIATO!
The Sandman
Regista: Neil Gaiman
Data di creazione: 2022-08-13 17:51
4
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